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contro mastro ciliegia

Ministri, virus e ormoni

Maurizio Crippa

Il boccaccesco caso del ministro della Sanità di Londra, questurino del lockdown ma che per sé e l'amante trovava spazi di trasgressione, dimostra che non tutto è andato bene. Però, suvvia: in un paese moderno come la Gran Bretagna, il vero scandalo dovrebbe essere una relazione così eterosessuale e tradizionale da sfiorare il sospetto di omofobia

L’idea che prima o poi avremo nostalgia della mascherina, ancora non mi fa persuaso. Ma forse bisogna dar ragione a Recalcati, lo psicoanalista, quando suggerisce che a scavare nel lockdown si troverebbero i lati oscuri, non tutti commendevoli, di tante persone. Che la mascherina a qualcuno sia servita anche per camuffarsi e fare la doppia (bella) vita, fino a configurare l’abuso di potere, sembra ormai inoppugnabile. Ad esempio in Gran Bretagna. Dove il ministro della Sanità Matt Hancock, che ha gestito il lockdown con la rigidità di un questurino, è finito sputtanato sul Sun per un video in cui non tiene esattamente le distanze di sicurezza dalla sua collaboratrice Gina Coladangelo. Certamente meno di quel che avrebbe fatto, scrupoloso, con la moglie. Non è il primo. Neil Ferguson, il luminare dell’Imperial College che convinse BoJo a chiudere tutti in casa, si dimise quando si scoprì che lui invece a spasso ci andava: a trovare l’amante. Come per Ugolino, più che il virus poté l’ormone. Si può capire che gli inglesi siano un poco incazzati: che schifo queste trasgressioni così tradizionali, così eterosessuali da sfiorare il sospetto di omofobia.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"