Urbano Cairo (foto LaPresse)

contro mastro ciliegia

Grosso guaio al Cairo (Urbano)

Maurizio Crippa

Magari fossero solo il Toro, o le sberle di Rula Jebreal. L'arbitrato perso contro Blackstone per la famosa vendita di via Solferino rischia di ribaltarsi in una causa di risarcimento, a New York, che potrebbe costare al patron di Rcs quasi quanto l'intera azienda. Morale provvisoria: agli investitori stranieri, della giurisprudenza all'italiana non frega nulla

Magari i problemi fossero solo Rula Jebreal, che ha fatto fare una figura barbina a “Propaganda Live”: solo una donna invitata e sette maschi? E io non vengo. Magari i problemi fossero solo le sette sberle del Milan al Toro, con vista sulla serie B. Quelle sono cose della vita, cose a cui di riffa o di raffa metti una toppa. No, lo sganassone arrivato sul simpatico naso di Urbano Cairo è di quelli che ti rifanno i connotati. Il lodo arbitrale definitivo ha rigettato le istanze di Rcs nei confronti di Blackstone per la famosa vendita dell’immobile di via Solferino, che il fondo americano pagò 120 milioni, secondo Cairo in modo illecito. Niente, era tutto regolare. Così ora Rcs dovrà affrontare la contro-causa che Blackstone ha intentato a New York, e Urbano rischia di pagare 300 milioni, tantini davvero. Finisse così, la botta agli assetti della nostra editoria potrebbe essere da capogiro. Tanti auguri a Cairo, ma l’insegnamento generale è che, prima di muovere accuse in tribunale bisogna essere sicuri di aver ragione. Gli investitori stranieri, l’allegra giurisprudenza all’italiana non sanno cosa sia.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"