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contro mastro ciliegia

Che noia i cani di Lady Gaga

Maurizio Crippa

Dai bulldog francesi della diva rapiti a Los Angeles al gatto mandato in clinica col jet privato di CR7, questi deliqui per i vip hanno francamente stancato. Va bene che Caligola stravedeva per il cavallo, ma i giornali adesso dovrebbero occuparsi solo di Draghi

Un uomo sulla trentina, Ryan Fischer si chiama, è all’ospedale a Los Angeles, in fin di vita dicono addirittura, dopo che un rapinatore gli ha sparato per strada. E questa sarebbe l’unica parte seria, e degna di nota, della faccenda. Ma, ce ne scuserà il ferito, pare non freghi nulla a nessuno. Tutti sono interessanti del resto della storia, piuttosto cretina. Fischer è il dog-walker dei due bulldog francesi di Lady Gaga, al secolo Stefani Joanne Angelina Germanotta, e gli hanno sparato per rapire i cani. Nel frattempo Lady Germanotta era atterrata a Roma per girare un film, e a tutti non è sembrato vero di poter raccontare, come ai tempi di Hollywood sul Tevere, i turbamenti della gran diva che ha offerto mezzo milione a chi ritroverà  le sue creature. E va bene che gli animali sono belli, meglio degli umani, e la pet culture ormai ha sostituito tutte le pregresse ideologie. Ma i deliqui per gli animali dei vip hanno francamente stancato, più di un gatto che miagola sul tetto. Giorni fa è balzato alle cronache il gatto, un Canidian Sphynx, di CR7 che investito da un’auto è stato spedito a curarsi in Spagna in jet privato. E va bene che persino Mourinho fu arrestato a Londra perché non voleva far fare la quarantena al suo Yorkshire, e va bene che Caligola aveva un debole per il cavallo. Ma i giornali dovrebbero occuparsi solo di draghi. E per il resto silenzio, per un po’.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"