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in vaticano
Il Papa incontra la Cei e si prepara alle vacanze
Leone XIV riceve in udienza i vescovi italiani: "La persona non è un sistema di algoritmi: è creatura, relazione, mistero"
Dopo dodici anni, il Pontefice tornerà a Castel Gandolfo per il riposo estivo: due settimane dal 6 al 20 luglio. Celebrazioni domenicali nella parrocchia locale, Angelus in piazza. E ci tornerà anche ad agosto
Roma. Ieri mattina, in Vaticano, Papa Leone ha incontrato i vescovi della Conferenza episcopale italiana (emeriti compresi). “La Comunità cristiana di questo paese – ha detto il Pontefice – si trova da tempo a dover affrontare nuove sfide, legate al secolarismo, a una certa disaffezione nei confronti della fede e alla crisi demografica” e “in virtù del legame privilegiato tra il Papa e i vescovi italiani, desidero indicare alcune attenzioni pastorali che il Signore pone davanti al nostro cammino e che richiedono riflessione, azione concreta e testimonianza evangelica”. Al primo punto c’è, secondo Leone XIV, la consapevolezza di quanto sia necessario “uno slancio rinnovato nell’annuncio e nella trasmissione della fede. Si tratta di porre Gesù Cristo al centro e, sulla strada indicata da Evangelii gaudium (la summa programmatica di Papa Francesco, ndr) aiutare le persone a vivere una relazione personale con Lui, per scoprire la gioia del Vangelo. In un tempo di grande frammentarietà è necessario tornare alle fondamenta della nostra fede, al kerygma. Questo è il primo grande impegno che motiva tutti gli altri: portare Cristo ‘nelle vene’ dell’umanità, rinnovando e condividendo la missione apostolica”. In secondo luogo, il tema della pace, che Robert Prevost declina ancora una volta come riferimento a Cristo – “La pace sia con voi, sono le prime parole del Cristo risorto”, disse alla prima apparizione alla Loggia –, richiamando l’esigenza di “disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo”. Perché “la pace non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa”. Leone si è soffermato quindi sulle “sfide che interpellano il rispetto per la dignità della persona umana. L’intelligenza artificiale, le biotecnologie, l’economia dei dati e i social media stanno trasformando profondamente la nostra percezione e la nostra esperienza della vita. In questo scenario, la dignità dell’umano rischia di venire appiattita o dimenticata, sostituita da funzioni, automatismi, simulazioni. Ma la persona non è un sistema di algoritmi: è creatura, relazione, mistero. Mi permetto allora di esprimere un auspicio: che il cammino delle Chiese in Italia includa, in coerente simbiosi con la centralità di Gesù, la visione antropologica come strumento essenziale del discernimento pastorale. Senza una riflessione viva sull’umano – nella sua corporeità, nella sua vulnerabilità, nella sua sete d’infinito e capacità di legame – l’etica si riduce a codice e la fede rischia di diventare disincarnata”. Indicazioni per il futuro: andare “avanti nell’unità, specialmente pensando al Cammino sinodale. Restate uniti e non difendetevi dalle provocazioni dello Spirito. La sinodalità diventi mentalità, nel cuore, nei processi decisionali e nei modi di agire”. Poi, “guardate al domani con serenità e non abbiate timore di scelte coraggiose! Nessuno potrà impedirvi di stare vicino alla gente, di condividere la vita, di camminare con gli ultimi, di servire i poveri. Nessuno potrà impedirvi di annunciare il Vangelo, ed è il Vangelo che siamo inviati a portare, perché è di questo che tutti, noi per primi, abbiamo bisogno per vivere bene ed essere felici”. Infine, la raccomandazione affinché “i fedeli laici, nutriti della Parola di Dio e formati nella dottrina sociale della Chiesa, siano protagonisti dell’evangelizzazione nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, negli ambienti sociali e culturali, nell’economia, nella politica”.
Il Papa, nel suo primo incontro con l’episcopato italiano, non ha proposto strade alternative rispetto alla situazione corrente, ma ha invitato a far propria una postura cristocentrica, elemento cardine del suo pontificato, come emerse con chiarezza nell’omelia della messa Pro ecclesia, all’indomani dell’elezione. “Grazie, Papa Leone, del suo presiedere questa comunione perché il primato garantisce la collegialità e la sinodalità”, ha detto il cardinale Matteo Zuppi nel suo indirizzo di saluto.
Intanto, la Prefettura della Casa Pontificia ha ufficializzato il soggiorno estivo del Papa a Castel Gandolfo, dal 6 al 20 luglio. Vari gli appuntamenti pubblici: domenica 13, Leone XIV celebrerà la messa nella chiesa parrocchiale e alle 12 reciterà l’Angelus in piazza della Libertà. Il 20, alle 9.30, celebrerà la messa nella cattedrale di Albano e alle 12 Angelus sempre in piazza a Castel Gandolfo. Nella cittadina sul lago il Pontefice tornerà il 15 agosto (celebrerà la messa dell’Assunta) e il 17, per l’Angelus.