L'opposizione più dura al progetto è del partito di destra guidato da Geert Wilders

L'ultima frontiera del multiculturalismo olandese: fuori le feste cristiane dalle scuole, dentro quelle islamiche

Matteo Matzuzzi
I presidi di Amsterdam: "Giusto aprirsi a tutte le tradizioni". La destra di Wilders chiede al Parlamento di "combattere con le unghie e con i denti" il progetto.

Roma. I presidi delle scuole di Amsterdam hanno dato la propria disponibilità a eliminare dal calendario scolastico un giorno di festività cristiana per sostituirlo con uno caro ai fedeli di religione islamica. L'approntamento del nuovo piano da parte dei consigli scolastici sarebbe già a buon punto, e l’idea che pare ottenere i maggiori consensi consisterebbe nel cancellare l’Ascensione e nell’inserire la festa di Eid al-adha, che commemora il sì di Abramo al sacrificio di Isacco. La richiesta è stata inoltrata alla municipalità della capitale olandese da un gruppo di scuole primarie dove molti alunni sono non cristiani. Immediata è stata la reazione del Partito per la Libertà (PVV), la formazione di destra guidata da Geert Wilders, che ha portato il caso in Parlamento: “Siete pronti a contrastare con le unghie e con i denti l’introduzione di eventi islamici e la sostituzione delle feste occidentali e cristiane con quelle islamiche?”, si legge in una interrogazione presentata alla Camera. Il testo si conclude con un’ulteriore domanda: “Se non siete pronti a combattere, per quale motivo state dando in regalo l’Olanda?”. Il deputato Harm Beertema ha chiarito la questione su Twitter: “L’istruzione ha un compito, ed è quello di trasmettere la nostra identità alle generazioni future anziché agevolare l’ideologia dell’odio”.

 

Già oggi, nei Paesi Bassi, i bambini di fede musulmana possono rimanere a casa nelle feste contemplate dal loro calendario religioso, a patto che presentino una richiesta – una sorta di giustificazione – con due giorni d'anticipo. Il piano appoggiato dai consigli scolastici di Amsterdam (dove il tredici per cento della popolazione è musulmana, secondo le stime del 2012) segnerebbe un passo ulteriore, prevedendo che nel giorno stabilito gli istituti rimangano chiusi.
La Gran Bretagna, già tempo fa, aveva respinto analoga richiesta di rivedere il calendario scolastico per “equilibrarlo” tra festività cristiane e musulmane, mentre in Germania ci si è limitati a trasmettere sulle frequenze della televisione pubblica e sul canale radiofonico Bayerischer Rudfunk le preghiere del culto islamico che segnavano l’inizio della festa di Eid al-Fitr e la fine del mese sacro di Ramadan. Accadeva il 17 luglio scorso.

 

[**Video_box_2**]In Olanda, la scelta dei dirigenti scolastici appare l’ultimo cedimento al multiculturalismo, che ha portato anche in Italia alcuni “preti di frontiera” friulani ad auspicare che accanto al crocifisso e al presepe le scuole diano spazio anche ai simboli delle altre confessioni religiose, contemplando anche la possibilità che tutti festeggino il Ramadan come si fa ora con il Natale. Il presidente del coordinamento dei consigli scolastici di Amsterdam, Herbert de Bruijne, ha detto che "in aggiunta alle tradizioni esistenti è bene essere aperti anche alle altre tradizioni".

  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.