Ghiglia a Viareggio e Tacita Dean a Londra

Luca Fiore

Due mostre da visitare nel weekend

“In Italia? C’è Oscar Ghiglia e basta”. Agli artisti, si sa, piace esagerare. Così per Amedeo Modigliani, a sud delle Alpi, non c’era pittura che valesse e, se proprio doveva spendere un nome, faceva quello del suo amico livornese. Ma al di là della boutade, bisogna ammettere che la pittura di questo semi-sconosciuto (ai più), ha ancora qualcosa da dire. Il suo è un realismo fermo, autorevole, brillante. A Viareggio arrivano soprattutto opere dalle collezioni private. Un tesoro nascosto nei salotti degli italiani. Amava Cézanne e si vede. Non ha superato il maestro e nemmeno l’amico (Modì). Però che pittura, ah che pittura…

Viareggio, Centro Matteucci. “Ghiglia. Classico & Moderno”. Fino al 4 novembre

info: cemamo.it

 

 


 

Ultima chiamata per Tacita Dean a Londra. Lei è la video arte in formato Young British Art. Che è una definizione che non vuole dire nulla, ma suona abbastanza bene. Alla Royal Academy ci mostra di saper dipingere (grandi paesaggi di montagna), ma ripropone il suo genere feticcio: il film in analogico. Potrete vedere “Antigone”, una doppia proiezione di 54 minuti in cinemascope, girata in 35mm, in cui utilizza la tecnica della mascheratura. Sedetevi comodi e riempitevene gli occhi. La sua è poesia obliqua, reticente, allusiva. Roba per animi delicati. Astenersi frettolosi.

Londra, Royal Academy of Arts. “Tacita Dean. Landscape”. Fino al 12 agosto

info: royalacademy.org.uk

 

© Tate, London, 2018. © Courtesy the artist