Le nuove avventure del poliedrico dottore Ingroia

Massimo Bordin
Oggi nuova puntata sulle avventure del poliedrico dottore Ingroia, in questo caso nelle vesti di manager regionale. Siamo ancora alle traversie della società “Sies” che cura l'informatizzazione dei servizi della regione. Da giorni la stampa locale dava conto di un conflitto fra Ingroia e il funziona

    Oggi nuova puntata sulle avventure del poliedrico dottore Ingroia, in questo caso nelle vesti di manager regionale. Siamo ancora alle traversie della società “Sies” che cura l’informatizzazione dei servizi della regione. Da giorni la stampa locale dava conto di un conflitto fra Ingroia e il funzionario che dirige l’ufficio informatico della regione. Giuseppe Lo Bianco, sul Fatto ieri, innalza la bega a rango nazionale. “Anticorruzione hi-tech, l’affondo di Ingroia”, questo il titolo dell’articolo che offre al lettore attento notizie interessanti. Ingroia intanto è all’attacco per i tagli di bilancio alla partecipata regionale e in merito “lancia un ultimatum” alle massime autorità regionali, governatore Crocetta compreso. Con i tagli lo si vuole far fuori, questa la denuncia di Ingroia, per favorire oscure lobby affaristiche che vogliono fermare il progetto di legalità e sviluppo da lui varato. Ingroia in particolare depreca che i tagli colpiscano gli stipendi dei dirigenti, lasciandolo “unico capitano di una nave che affonda”. E qui sta il punto, perché il ruolo che l’ex pm vuole evitare è in realtà quello originariamente affidatogli, ovvero di commissario liquidatore di una partecipata sommersa dai debiti, con un passivo gigantesco. Nel corso della sua gestione, a parte due spettacolari blackout durati giorni, ci sono state però nuove assunzioni,  perché nel frattempo da liquidatore il Nostro era divenuto presidente della Sies che ora, in una legge regionale votata un mese fa, viene definita “strategica”. E vogliamo tagliare gli stipendi in un’impresa strategica?