Cass review e dintorni
Il mondo va in ordine sparso sulla disforia di genere. E non è un bene
Se nel Regno Unito e in America la stretta trans sui bambini sembra allentarsi, l’Europa resta un campo di battaglia
C’è anche la firma di J. K. Rowling, che dopo la pubblicazione del Cass Review sul fallimento del sistema sanitario britannico nel trattamento delle/dei minori con disforia di genere ha chiarito di non avere intenzione di perdonare i suoi persecutori, a cominciare dagli attori della saga di Harry Potter – Daniel Radcliffe ed Emma Watson – che hanno “usato le loro piattaforme per fare il tifo per la transizione dei minori” e “si sono accodati a un movimento intenzionato a erodere i diritti faticosamente conquistati dalle donne”. C’è la firma di Keira Bell, la detransitioner più nota al mondo che con la sua denuncia ha dato avvio al radicale ripensamento sulla “terapia affermativa” a base di puberty blocker e ormoni, fino alla chiusura della Tavistock Clinic e al più recente stop al trattamento in Gran Bretagna. Keira ha detto che per lei è stato “traumatico e triste” leggere il rapporto della dottoressa Hilary Cass, anche se si è sentita “almeno in parte vendicata” e ha espresso la speranza di vedere partire procedimenti penali perché le ragazze e i ragazzi che come lei sono stati sottoposti a un trattamento “sperimentale e distruttivo” possano finalmente avere giustizia.
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