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editoriali

I rilievi del giudice Amato sull'aborto in America

Redazione

Il presidente della Corte costituzionale interviene sull'overulling della Roe vs Wade: "ha precluso a lungo una legislazione equilibrata. Serviva una legge di tipo europeo"

Posandosi a poco a poco il fumo dell’esplosione con cui la Corte suprema ha “overturned” la Roe vs Wade, il paesaggio dopo la battaglia inizia a meglio delinearsi, nella sua gravità ma anche in uno spazio di razionalità giuridica e politica da recuperare. Un contributo di chiarificazione lo ha offerto ieri il presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato, intervistato dal Manifesto. Amato ha sempre avuto sull’aborto una posizione mediana ispirata a un’etica laica critica del “diritto” assoluto di aborto. Da giurista, nota innanzitutto che “l’overulling non è così infrequente, ha diverse centinaia di precedenti nella storia della Corte. Molti dei quali celebrati dai progressisti”. Ma soprattutto Amato sottolinea il problema politico e ricorda come proprio Ruth Bader Ginsburg, la più celebre giurista liberal, si fosse domandata “se non sarebbe stato meglio continuare a combattere per l’aborto in sede politica, stato per stato. Un’analisi a mio modo di vedere ineccepibile: la radicalizzazione andava evitata. Roe vs Wade ha precluso a lungo una legislazione sull’aborto più equilibrata, come quella che c’è in diversi paesi europei”.

 

Per il presidente della Corte costituzionale bisogna riflettere su alcuni aspetti: “Mentre negli Stati a maggioranza repubblicana si portavano avanti tentativi capziosi di aggirare Roe vs Wade, rendendo di fatto impossibile abortire, due anni fa veniva eletto un presidente democratico. Che per una breve stagione ha anche avuto a disposizione la maggioranza nel Congresso per portare avanti una legge federale. Ma Biden non ha avuto la forza di spostarsi su una legge di tipo europeo”. E la legislazione “di tipo europeo” poteva essere, secondo Amato, un punto di mediazione. “La proposta dei democratici è stata quella di una legge ricalcata sulla Roe vs Wade, per consentire l’aborto fino alla ventiquattresima settimana”, mentre sarebbe stato possibile trovare i voti per convergere su una legge di tipo europeo, come la nostra 194”. Riflette Amato: “Ma nessuno ci ha provato”.