Elon Musk come il Papa: sferza l'occidente sull'inverno demografico

Giulio Meotti

La propaganda ecologista fa credere che il problema del pianeta sia quello di avere troppi figli. Ma non è così. La denatalità è la grande ossessione del guru di Tesla

Era il 2017 quando il miliardario Elon Musk, fondatore di PayPal, Tesla e SpaceX e coinvolto in molte start-up futuristiche, ha pubblicato un tweet sorprendente sulla popolazione mondiale. Musk ha espresso la sua preoccupazione rispetto al crollo del tasso di natalità. Come fatto da Papa Francesco, è l’inverno demografico ciò che denuncia, non la sovrappopolazione. “La popolazione mondiale sta andando sempre più velocemente verso il collasso, ma pochi sembrano accorgersene o preoccuparsene”, scrisse Musk. Stava commentando un articolo del New Scientist intitolato “Il mondo nel 2076: la bomba demografica è implosa”.

La propaganda ecologista fa credere, al contrario, che il problema del pianeta sia quello di avere troppi figli. Poi Musk è andato sulla Cnn e ha citato i paesi più in crisi: “Giappone, gran parte dell’Europa, Cina”, osservando che in molti di questi luoghi il tasso di natalità “è solo la metà del tasso di sostituzione”. Ha poi spiegato al giornalista della Cnn che le piramidi di popolazione invertite portano a situazioni economiche insostenibili. “Sta per crollare tutto, non può stare in piedi”.

Nel 2019, Musk era sul palco con Jack Ma alla Conferenza mondiale sull’intelligenza artificiale a Shanghai, quando ha ridetto: “La maggior parte delle persone pensa che abbiamo troppe persone sul pianeta, ma in realtà questa è una visione obsoleta. Il problema più grande che il mondo dovrà affrontare tra 20 anni sarà il crollo della popolazione. Non l’esplosione. Il crollo”.  A dicembre, Musk ha usato le stesse parole al consiglio annuale dei ceo di Wall Street. “Tante persone, comprese quelle intelligenti, pensano che ci siano troppe persone al mondo e pensano che la popolazione stia crescendo senza controllo. E’ completamente l’opposto. Per favore, guardate i numeri. Se le persone non hanno più bambini, la civiltà è destinata a sgretolarsi, ricordatelo”. Musk giorni fa è tornato a parlarne sui social: “Dovremmo essere molto più preoccupati per il crollo della popolazione”.

Dunque è sulla linea opposta a quella di gran parte dei grandi filantropi e miliardari, come Bill Gates – che invece parla spesso della necessità di ridurre la popolazione mondiale attraverso alfabetizzazione, lotta alla mortalità infantile e miglioramento della qualità della vita. Un rapporto dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington, di cui ha parlato il Telegraph la settimana scorsa, fornisce uno scenario simile a quello delineato da Musk: “Italia e Spagna perderanno metà della popolazione in due generazioni”, la Cina scenderà da 1,2 miliardi a 600 milioni.

Questa settimana, leggendo un titolo del Washington Post, si direbbe che lo abbia scritto Musk: “La scomparsa della Bulgaria: la popolazione è diminuita di oltre l’11 per cento in dieci anni”. Secondo le stime dell’Unione europea, la popolazione bulgara si dimezzerà entro il 2050. Una società che invecchia, giovani che se ne vanno, culle sempre più vuote. E ancora: la Romania perderà il 22 per cento della popolazione nel 2050, seguita da Moldavia (20 per cento), Lituania (17 per cento), Croazia (16 per cento) e Ungheria (16 per cento). E se in due generazioni la Polonia e la Slovacchia perderanno un quarto della popolazione, il Wall Street Journal ci porta in Lettonia, un altro piccolo paese dell’Unione europea, che in vent’anni ha già perso il 20 per cento della popolazione. Per il 2076 invece, gli anni in cui piace proiettarsi al futuristico Elon Musk, questi paesi saranno in una terra totalmente incognita.
 

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.