
bandiera bianca
Il fitness non esiste
La ragazza testimonial delle palestre McFIT nell'iniziativa dedicata alla prevenzione del tumore al seno si chiama Zoe ed è prodotta dall’intelligenza artificiale. Il rovescio della medaglia: la campagna suggerisce l'idea che benessere, prevenzione e ricerca non siano "umane"
È commendevole l’impegno delle palestre McFIT in favore della Fondazione Veronesi e della ricerca sui tumori femminili, ma è indicativo che a testimonial ne sia stata chiamata un’immagine prodotta dall’intelligenza artificiale. Si chiama Zoe e per prima cosa dichiara: “Non esisto davvero”, spiegando di essere stata ideata per “raccontare il fitness e il benessere in un modo nuovo”, così da “sostenere progetti di sensibilizzazione, prevenzione e con un impatto sociale concreto”. Il volto sorridente di Zoe, come lo sguardo benevolo e il corpo scolpito, attrae senza dubbio l’attenzione e favorisce che molti distratti – io per primo – vengano comunque a conoscenza dell’iniziativa. Suggerisce però anche che il fitness, il benessere, la sensibilizzazione, l’impatto sociale, la prevenzione e la ricerca non siano faccende da gente ordinaria, me e voi che sudiamo già solo a salire le scale di casa, bensì che afferiscano a un essere umano astratto che solo l’AI può ritrarre adeguatamente, e come tali siano ideali inattingibili, platonici, che non esistono davvero. Come le persone che vanno in palestra.
