Gianni e Umberto Agnelli allo stadio delle Alpi per vedere Juve/Brescia (LaPresse) 

bandiera bianca

Le ragioni della crisi bianconera nel tradimento dello stile Juve

Antonio Gurrado

La Juventus si sta abolendo da sola in un profluvio sentimentale. ma come, non si innamoravano solo le cameriere?

Le ragioni sentimentali della crisi bianconera non affondano nel cupio dissolvi né in quell’antico pesce d’aprile che imbastì un finto referendum per l’abolizione della Juventus. Le ravviso piuttosto in un tradimento dello stile Juve: metà distacco sabaudo, che induceva Boniperti ad andarsene a fine primo tempo, metà razionalità weberiana, come quando l’Avvocato se ne uscì con la pretesa di “bonificare” il Corriere.

 

Sui social invece la compagna di Andrea Agnelli ha composto un pistolotto amoroso in sua lode, culminante nel refrain da curva “C’è solo un presidente” (non è vero: ce ne sono stati tanti prima di lui, molti ne verranno ancora). E una nota ufficiale di John Elkann per Exor ringrazia il cugino “per averci dato emozioni straordinarie” (anche se forse, fra indagini sui bilanci ed esami di italiano, c’è chi avrebbe preferito emozioni più ordinarie).

 

La Juventus si sta abolendo da sola in un profluvio sentimentale che – negli affari i sentimenti causano instabilità – fa venir voglia di domandare, parafrasando l’Avvocato: ma come, non si innamoravano, non si emozionavano solamente le cameriere?

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