Foto dell'archivio Comboniane, via Ansa  

Bandiera Bianca

A suor Maria De Coppi, una preghiera

Antonio Gurrado

Un pensiero per la missionaria comboniana vittima di un agguato per mano di un commando jihadista che ha fatto irruzione nella comunità 

Sì, va bene, la campagna elettorale. E la guerra in Ucraina, la crisi energetica, le fabbriche che esplodono, la Champions League e perfino Berrettini e Sinner. Ma io, ogni volta che un missionario comboniano resta vittima di un agguato, vedo le altre notizie scolorire e disfarsi come se si vergognassero, finché resta solo quella. Ieri è toccato a suor Maria De Coppi, ottantadue anni, della missione di Chipene in Mozambico, per mano di un commando jihadista che ha fatto irruzione nella comunità mirando a compiere una strage.

 

Ai Comboniani devo una buona metà dei sacramenti che mi sono stati amministrati, quindi sarò di parte quanto volete; credo però che sui quotidiani e online, fra un’intervista all’influencer e un video divertente, debba trovare ogni giorno un po’ più spazio la notizia straordinaria che qualcuno prende, parte e si dedica tutto alla cura dei poveri e degli ultimi. Non deve contare la morte ma la vita.

 

A pensarci davvero, è più mozzafiato dei Ferragnez su uno strapiombo, più sconcertante di Berlusconi su TikTok, più rassicurante della presentazione dei palinsesti televisivi. Poi da domani tornerò inevitabilmente a interessarmi alla campagna elettorale, alla guerra in Ucraina, alla crisi energetica e addirittura a Sampdoria-Milan. Intanto però prego per suor Maria De Coppi; anzi, forse è meglio che preghi lei per me e perché ciascuno di noi trovi i suoi Comboniani, grazie ai quali ridimensionare il proprio mondo.

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