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bandiera bianca

Provo compassione per l'uomo che ha speso 15mila euro per trasformarsi in un cane

Antonio Gurrado

Lo ha fatto un signore giapponese. Eppure il suo esperimento non è del tutto fallito: quando lo percorre il dubbio di aver fatto una cazzata sembra quasi umano

Un signore giapponese ha speso quindicimila euro e rotti per pagare dei truccatori professionisti affinché lo trasformassero in collie. Dopo di che, chiuso in una stanza dinanzi a una telecamera, ha girato dei video che lo ritraggono in quest’inedita, irsuta veste. Spiace dover notare che, nonostante l’impegno profuso dai truccatori, si vede subito che è un collie piuttosto strano, specie a giudicare dalle zampe, dotate di artigli che manco una drag queen. Poi, per quanto possa apparirvi sorprendente, la struttura corporea di un signore giapponese non collima appieno con quella di un collie: ragion per cui non c’è verso, osservando il video non si può far a meno di notare qualcosa che non torna nella postura. Sarà per questo che, come colto da soprassalti di lassitudine, il finto collie di tanto in tanto si lascia cadere su un fianco o sul dorso.

Lo fa però in maniera goffa, poiché non si impara a essere cani da un giorno all’altro, e si irrigidisce quasi volesse ogni volta prepararsi a un tuffo; mentre per richiamare l’attenzione di chi lo guarda – o forse la compassione – di tanto in tanto agita una o due zampine, con spasmi irregolari che non hanno nulla della naturale eleganza canina. Eppure, a beneficio del signore giapponese, mi sento di assicurargli che non è del tutto fallito l’esperimento di trasformarsi in cane. Accade quando di tanto in tanto pare percorrerlo un brivido d’incertezza, il dubbio di aver fatto una cazzata, o forse solo la consapevolezza di aver gettato così quindicimila euro e rotti. Allora lancia verso l’obiettivo degli sguardi in cui sembra quasi umano.

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