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Bandiera Bianca

Indipendenza trapassata

Antonio Gurrado

24 anni dopo il blitz dei Serenissimi, uno dei suoi leader dice che "l'assalto al campanile di San Marco ormai appartiene alla storia e sarebbe assurdo emularlo". Quasi rivendicando il diritto d'autore sulla commedia

Ve lo ricordate il tanko in piazza San Marco? Era il 1997 e, ventiquattro anni dopo quel sublime gesto di surrealismo veneto, uno dei responsabili del blitz ci rivà con la memoria sul dorsetto locale del Corriere. E dice che ormai l’assalto appartiene al passato; se anzi degli emuli occupassero domani il Campanile di San Marco, “sarebbe un’azione incomprensibile, fuori dal tempo, non farebbero che scimmiottare quel che noi facemmo tanti anni fa”.

 

È un difetto tipico degli italiani, continua, “riproporre all’infinito ciò che ha dimostrato di funzionare, senza capire che, quando una cosa è avvenuta, deve rimanere nel passato”. Il 2021 non è come il 1997, dunque. Resta solo da capire se il blitz di ventiquattro anni fa fosse una inevitabile risposta al trattato di Campoformio di due secoli prima o soltanto una reazione istintiva all’esilio dei capi della Repubblica di San Marco, Manin e Tommaseo, nel 1849.

 

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