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bandiera bianca

Ci ha dato un mondo libero. Per cui mi accontento anche di un Churchill razzista

Antonio Gurrado

Il revisionismo del politicamente corretto investe l'ex primo ministro britannico. Possiamo anche discutere dei suoi torti. Ma quanto ha avuto ragione!

Perché si tace riguardo alle posizioni di Churchill in materia di colonialismo e razzismo, si domanda Priyamvada Gopal sul Guardian? Perché la gente scarta la questione concentrandosi invece solo e soltanto sulla vittoria nella seconda guerra mondiale? Priyamvada Gopal insegna a Cambridge quindi ne sa a pacchi e le sue argomentazioni sono più che solide. Io, dal mio cantuccio oscuro, mi limito a tre risposte secche senza pretesa di universalità. Primo, perché sono un uomo del mio tempo: così come Churchill era un uomo del suo, e va giudicato in base ai criteri etico-politici della sua epoca e non della nostra. Secondo, perché sono cristiano o quanto meno ho letto Manzoni: so quindi che molte cattive azioni possono essere perdonate a fronte di una buona. Infine, perché sono pragmatico: fra un Churchill d’impeccabile correttezza politica in un mondo dominato dall’Asse e un Churchill razzista e colonialista in un mondo libero grazie a lui scelgo il secondo, grazie. Detto questo, possiamo discutere quanto volete: Churchill ha sicuramente avuto molti torti. Ma oh, quanto ha avuto ragione!