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Bandiera Bianca

L'importanza di chiamarsi Meghan

Antonio Gurrado

Dopo il reiterato j'accuse della Duchessa del Sussex contro i Windsor, un giornalista l'ha definita del tutto inaffidabile. E' stato costretto a lasciare il suo show

La faida di Meghan Markle contro la Famiglia Reale è anche, forse anzitutto una questione di libertà di parola. Durante la messa cantata officiata da Oprah Winfrey su CBS, Meghan ha avuto agio di dire ciò che le pareva, lanciando accuse non circostanziate che hanno fortemente suggestionato il pubblico e, dopo aver gettato il macigno, ha nascosto tutte le mani di cui disponeva. Poco dopo invece, commentando l’evento su ITV, lo storico giornalista Piers Morgan ha dovuto alzarsi e andarsene nel corso della diretta, mollando così la trasmissione che conduceva da sei anni.

 

Perché? Aveva detto che trovava Meghan Markle inaffidabile, che non le avrebbe creduto nemmeno se avesse letto le previsioni del tempo, e che salute mentale e tendenze suicide sono questioni serie che andrebbero trattate nelle sedi deputate, non alla leggera in un salotto tv. Per giunta, è stato accusato da un ospite di avercela su con Meghan Markle perché la conosce da anni; come a dire che, per esprimere un giudizio su una persona, non averci mai avuto a che fare costituisce titolo preferenziale.

 

Fatico a trovare differenze fra i due casi ma, a quanto pare, le accuse a capocchia di Meghan Markle sono un atto di coraggio senza precedenti, mentre quelle di Piers Morgan sono calunnie inaccettabili. A Meghan è stato consentito di concionare senza contraddittorio, Piers Morgan è stato zittito nella sua stessa trasmissione. Sono certo che Meghan Markle si batta da sempre per un mondo più giusto ed egualitario ma credo abbia appena scoperto che, piuttosto che cittadini comuni, conviene ancora essere duchi del Sussex.

 

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