Una scena di Divorzio all'italiana di Pietro Germi

Divorzi all'italiana nella posta di Gramellini

Antonio Gurrado

Una donna chiede consigli su come comportarsi in vista del “possibile tradimento” del marito. E il fedifrago ipotetico come dovrebbe comportarsi? 

Ho il fondato sospetto – ha scritto una signora a Massimo Gramellini – che mio marito stia per tradirmi. Non ha ancora fatto niente, anche perché per tre mesi è stato chiuso in casa col lockdown, ma sono certa che appena tornerà al lavoro lo farà: infatti, trovandomi in mano il suo cellulare (accidentalmente, è ovvio), ho letto dei messaggi con una sua vecchia fiamma che non vede da trent’anni. Va detto – aggiunge la signora – che con mio marito sto benissimo, si è sempre comportato impeccabilmente e anche da cinquantenni abbiamo conservato un’ammirevole e complice intimità. Che faccio, lo lascio? Per fortuna non sono Gramellini poiché, personalmente, non saprei cosa rispondere a questa signora così propensa a debellare lo psicoreato, così rapida ad anticipare la prima mossa del fedifrago ipotetico, così persuasa che il sospetto sia cassazione che, al confronto, Piercamillo Davigo è una mammoletta. Però sono certo che da qualche parte in Italia c’è un signore che – trovandosi in mano un giornale (accidentalmente, è ovvio) – ha il fondato sospetto che sua moglie stia per giustiziarlo a freddo, che vìoli il suo diritto costituzionale alla segretezza della corrispondenza e che, in ordine crescente di gravità, scriva a Gramellini per raccontargli i fatti suoi. Che faccio, la lascio? Per fortuna non sono Gramellini poiché, se il marito lo chiedesse a me, saprei benissimo come rispondere. 

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