Danza della pioggia a Foggia

Antonio Gurrado

Nel capoluogo pugliese, dove non piove da mesi, è stato convocato un ciclo di orazioni per implorare acqua al cielo. Miracoli e rischi della preghiera meteorologica

Previsioni del tempo: le velature che domani potrebbero causare precipitazioni sul nord-est si sposteranno, nelle prime ore di venerdì, sul centro-sud provocando un miracolo a Foggia. È infatti accaduto che nel capoluogo pugliese, dove non piove da mesi, sia stato convocato un triduo di preghiera per impetrare acqua al cielo. Il Vescovo assicura che non si tratta di superstizione – né, presumo, di trasformazione dei cattolici dauni in Sioux – quindi c’è da credergli. Inoltre il meteo prevede pioggia sulla Puglia per dopodomani, quindi c’è da essere ottimisti. C’è anche, tuttavia, da mettere in guardia su alcuni rischi della preghiera meteorologica. Anzitutto, se dovesse piovere, siamo sicuri che lo sforzo comune verso una richiesta così specifica non persuaderà gli oranti che la preghiera è una specie di juke-box? Peggio ancora, se putacaso non dovesse piovere, siamo sicuri che la loro fede resterà intatta indipendentemente dalle condizioni atmosferiche? Ma l’aspetto più preoccupante è un precedente ottocentesco: all’epoca, non a Foggia ma in Inghilterra, a qualcuno venne in mente di dividere un campo in due metà, una in cui si pregava per il raccolto, una in cui lo si lasciava crescere spontaneamente, allo scopo di stabilire se la preghiera avesse un’utilità pratica. Bene, a tentare l’esperimento di orazione ambientale non furono i fedeli e nemmeno i superstiziosi; furono gli atei.

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