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È più disumano triturare l'uovo o il pulcino?

Antonio Gurrado

La sentenza di un giudice tedesco (considerato sadico), la proposta di un gruppo di animalisti (accusati di essere illusi) e il labile confine tra bene e male

C’era una volta (potrebbe essere anche ieri) un giudice di Lipsia che emanò una sentenza, secondo la quale era legittimo il trattamento disumano cui venivano sottoposti i pulcini d’allevamento. Gli esemplari maschi appena nati, infatti, non erano buoni né per cibo né per riproduzione quindi venivano triturati a iosa: 45 milioni l’anno nella sola Germania, al mondo circa 5 miliardi. Quindi il giudice venne accusato di essere sadico. C’era una volta anche un movimento animalista che proponeva un metodo alternativo: identificare con un test le uova che avrebbero dato pulcini maschi e, per evitarne la sofferenza, triturare subito il tutto trasformandolo in mangime per animali, che però a loro volta sarebbero stati sfruttati per cibo o riproduzione. Quindi gli animalisti vennero accusati di essere velleitari, illusi. La morale della favola è questa. Non importa che tu sia uovo o pulcino, bestia d’allevamento, giudice o animalista: non hai scampo. Il mondo è crudele, la natura ancor più, gli uomini fanno ciò che possono e la distinzione fra bene e male una carta velina oltremodo friabile, quando viene triturata da un destino inevitabile. 

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