Carlo d'Inghilterra (foto LaPresse)

Bandiera bianca

Giù le mani da Carlo III

Antonio Gurrado

Polemica sulla fiction della Bbc che immagina l'ascesa al trono del figlio di Elisabetta II. Ma con la sua messa in onda, la tv fa servizio pubblico: istruisce i cittadini e omaggia la corona

Giù le mani da Carlo III. La fiction della Bbc che immagina l'ascesa al trono dell'attuale principe di Galles andrà in onda dopodomani ma è già al centro di una polemica: sarà che per i re inglesi Carlo è nome foriero di sventura (decapitato il primo, detestato il secondo), sarà che il primogenito della regina Elisabetta non è mai parso promettente, fatto sta che nella fiction i tentennamenti del futuro sovrano, mischiati alle ambizioni cortigiane di William e Kate nonché alla deboscia di Harry, innestano una crisi istituzionale. A dire il vero chi polemizza contro la fiction si è svegliato tardi. Si tratta infatti della riedizione televisiva di uno spettacolo teatrale di discreto successo, “King Charles III” di Mike Bartlett (2014), che adesso fa scalpore solo perché trasmesso da una rete per cui si paga una tassa di 147 sterline. È giusto che la tv di Stato diffonda un ritratto poco lusinghiero della monarchia? È legittimo che i membri della famiglia reale vengano trattati alla stregua dei personaggi fittizi di “Game of thrones”? È elegante che la scena si apra col funerale della sovrana regnante e prosegua con l'irruzione del fantasma di Lady Diana? In verità, se la fiction andasse in onda su una rete privata, sarebbe un vilipendio e null'altro. Il fatto invece che quest'immagine distorta del futuro della monarchia venga trasmessa dalla tv di Stato può garantire della sua purezza: “King Charles III” ricorda agli inglesi che ogni nuovo re è un essere umano e, come tale, un'apertura infinita di possibilità. Mentre nelle repubbliche l'istituzione imbriglia la persona e la riduce a fare discorsi vaghi e incomprensibili e soporiferi per contentare tutti, nella monarchia è la persona a piegare l'istituzione e con essa a determinare l'epoca su cui regna. “King Charles III” lo dimostra plasticamente pertanto, con la sua messa in onda, la Bbc fa servizio pubblico: istruisce i cittadini e omaggia la corona.