L'ultima star riciclata dalla sinistra (animalista) francese è Pamela Anderson

Mauro Zanon
L'ex bagnina di "Baywatch", da anni attiva nelle cause di sensibilizzazione per gli animali, sarà martedì al Parlamento francese per una vibrante protesta contro il foie gras. Un appello: basta star del cinema e della televisione riciclate nel ruolo di artisti impegnati e con posture intellò. Rivogliamo gli originali.

Parigi. Dici Pamela Anderson e pensi subito a "Baywatch", a quando, dalla torretta, sfrecciava in direzione mare per salvare dall’annegamento gli incauti spiaggianti di Will Rogers Beach – poco fuori Santa Monica – il lido più famoso degli anni Novanta. Quanto avremmo voluto, noi maschi, anche solo inscenare un affogamento per vedere Pamela correre tra le onde con la sua tavoletta di salvataggio, il suo costume rosso, la sua chiama bionda e molto altro, per venirci a salvare. E quanto lo invidiavamo il mitico David Hasselhoof (Mitch Buchannon nel telefilm), quando Pamela (Casey Jean Parker) e le sue compagne guardaspiaggia andavano a confidargli i loro problemi di cuore o a consolarsi per una giornata di lavoro troppo stressante.



Era la nostra bagnina preferita, Pamela. C’era anche Carmen Electra (Lani McKenzie), certo, ma la vera star della squadra di salvataggio “Baywatch Hawaii” era lei. E però sono cambiate tante cose da quegli anni dorati. È cambiata sopratutto lei – l’ex playmate, l’ex guardaspiaggia, l’ex fidanzata del batterista dei Motley Crue, Tommy Lee, l’ex protagonista di “Dancing with the stars” – come dimostra l’ultima notizia arrivata qui in Francia. Pamela Anderson è infatti attesa la prossima settimana al Parlamento francese, per difendere il progetto di legge della deputata ecologista Laurence Abeille, che mira a vietare il “gavage des oies”, e cioè l’alimentazione forzata delle oche per la produzione del foie gras. La star di Baywatch verrà a testimoniare al Palais Bourbon la sua “lunga esperienza nella causa animalista”, come spiegato dalla deputata verde, la quale ha precisato che è tramite la Fondation Brigitte Bardot che si è deciso di chiamare Pamela Anderson.



L’annuncio dell’arrivo di Pamela Anderson all’Assemblea nazionale ha sorpreso numerosi deputati e insieme suscitato i risolini di molte personalità, oltre che dei social network. Ma non è la prima volta che la celebrità canadese difende la causa animalista attraverso canali ufficiali. La scorsa estate, tramite una lettera aperta, Pamela aveva implorato il presidente russo Vladimir Putin di “salvare le balene”, bloccando un convoglio che trasportava 1.700 chili di carne di balena dall’Islanda al Giappone. E a dicembre era stata invitata al Cremlino per lanciare un appello alla lotta contro le balene e persino dare “qualche consiglio diplomatico” a Putin, affinché il suo paese possa “conquistare i cuori e le menti” degli occidentali. L’ex bagnina più concupita del mondo ora si veste in mondo castigato, sensibilizza, scrive articoli, lancia appelli, firma petizioni, si indigna contro le diseguaglianze, tuona contro le multinazionali, è tutto un impegnarsi, ora, Pamela.



E quale posto migliore per fare l’engagée se non la Francia? Per la Cop21, la Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici tenutasi a Parigi tra fine novembre e inizio dicembre, il governo socialista francese aveva trasformato l’attore americano, Arnold Schwarzenegger, in paladino della lotta contro il riscaldamento globale. “Terminator” si era intrattenuto un’ora all’Eliseo con il presidente della Repubblica, François Hollande per discutere su come “sensibilizzare” i cittadini al rispetto dell’ambiente e sulle iniziative da prendere per contenere la temperatura globale al di sotto dei 2 gradi. Alla fine del faccia a faccia, il capo di stato socialista non aveva esitato a eleggere Schwarzenegger “ambasciatore del clima” e a proporre un “tandem Hulot-Schwarzenegger” (Nicolas Hulot, tra i leader ecologisti, era il più in vetrina all’ultima Cop21, nonché il promotore dell’appello “Osons” rivolto ai capi di Stato per “salvare il futuro”, combattendo le “conseguenze catastrofiche” del global warming) per “mobilitare” i cittadini del mondo. Ora, i socialisti e gli ecologisti tornano a tendersi la mano con Pamela Anderson, l’ennesima vip ad essere utilizzata dalla gauche per le sue cause progressiste. La passerella avrà luogo martedì, all’Assemblea nazionale, dove pare che Pamela si esibirà in un sermone moralizzatore dinanzi ai deputati per difendere il progetto di legge della deputata ecologista Laurence Abeille. La quale, intervistata dal Figaro, ha confessato di “fremere dalla voglia di discutere con lei (Pamela Anderson, ndr) su queste tematiche”, in quanto “molto nota per il suo impegno con le organizzazioni caritatevoli e per la lunga militanza per la causa animalista”. En passant, secondo quanto riportato da Paris Match, la nostra ex guardaspiaggia preferita sarà a Parigi anche per promuovere la sua nuova collezione di scarpe 100% vegane. Ma comunque: basta star del cinema e della televisione riciclate nel ruolo di artisti impegnati e con posture intellò. Rivogliamo gli originali.