Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (foto LaPresse)

Nazareno bis, urge passo renziano

Redazione
Perché al premier riformista conviene bussare alla porta del Cav. Identificare la maggioranza “istituzionale” con quella di governo restringe gli spazi di manovra rendendo più ardua la navigazione del governo.

Nonostante la baldanza con cui ha risposto picche alle richieste quasi ultimative della minoranza interna al Partito democratico che pretende cambiamenti radicali nelle riforme costituzionali ed elettorali, Matteo Renzi corre il rischio di incartarsi. Identificare la maggioranza “istituzionale” con quella di governo restringe gli spazi di manovra rendendo più ardua la navigazione del governo. Già si sono viste le prime retromarce, quella sulla conferma dell’anzianità anziché del merito come elemento decisivo per definire le retribuzioni nella scuola e nel pubblico impiego, l’insistenza sull’inseverimento delle pene invece che sulla semplificazione delle procedure nella lotta contro la corruzione (nonostante le buone intenzioni di Madia che restano per ora petizioni di principio). Non è difficile pensare che anche sulla riforma della Rai sarà difficile spuntarla sulla caparbia resistenza antiriformista dell’Usigrai che punta a un’integrazione tra interessi corporativi e lottizzazione.

 

Sono i primi segni dell’effetto della denuncia del patto del Nazareno, e non saranno gli ultimi. Spetta a Renzi, se non vuole rischiare di essere pesantemente condizionato dagli spiriti tribali di una sinistra autoreferenziale, riaprire la partita, magari proponendo un ultimo giro di consultazioni con le opposizioni sulle scelte istituzionali, prima che si arrivi ai passaggi parlamentari decisivi che renderebbero impraticabile ogni mediazione successiva. Forse conviene far passare la fase inevitabilmente competitiva e propagandistica della campagna elettorale per le regionali, per poi verificare se si può ottenere collaborazione nello scioglimento dei nodi ancora irrisolti delle riforme, nodi e contraddizioni di merito e reali, che non conviene trascurare con un’alzata di spalle.

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