Il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia (Foto Lapresse)

Madia annuncia il blocco degli stipendi degli statali per il 2015

Redazione

Risorse insufficienti, stop agli aumenti per un anno, dice il ministro. Bonanni: "Tagliasse quelli delle municipalizate e degli enti locali piuttosto". La Cgil: "4.800 euro in meno ai lavoratori".

I contratti per gli statali saranno bloccati anche nel 2015 ma "in questa situazione di crisi l'alleanza è prima di tutto con chi ha più bisogno. Quindi confermiamo gli 80 euro". Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, a margine della seduta della commissione Affari costituzionali del Senato. "In questo momento - ha aggiunto - le risorse per sbloccare i contratti non ci sono perché l'Italia è ancora in una situazione di difficoltà economica".

 

Sempre sui contratti per gli statali, Madia ha detto che sarà nella legge di stabilità il blocco e che "dovrebbe essere di un anno". I contratti sono stati bloccati all'inizio della crisi, quindi credo che tutti, governo e parti sociali, dobbiamo lavorare" per questo. Quanto al ddl sulla Pa: "Mi piacerebbe chiudere entro la fine dell'anno, ma se capisco che la discussione va spedita e che servono due mesi in più, non è un problema. Però non voglio che vada in letargo" il provvedimento.

 

"Togliessero i soldi agli enti locali, alle Regioni, ai Comuni e alle aziende mucipalizzate, non ai dipendenti statali. Stiamo ancora aspettando iniziative di spending review". Con queste parole il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, interpellato dal quotidiano online Affaritaliani.it, commenta il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici anche per il 2015 annunciato dal ministro Madia.

 

Se il blocco dei contratti della pubblica amministrazione sarà esteso anche al 2015, complessivamente i lavoratori dipendenti avranno perso 4.800 euro. Lo dice il responsabile del dipartimento settori pubblici della Cgil, Michele Gentile, secondo cui "la riforma della pubblica amministrazione del governo si caratterizza sempre di più per essere un attacco al mondo del lavoro". Secondo i calcoli della Cgil, il blocco per il 2015 vale circa 600 euro in meno in busta paga ai dipendenti pubblici, che sommati ai 4,200 euro di mancati aumenti registrati fino ad oggi diventano complessivamente 4.800 euro. "Aspettiamo di vedere la legge di Stabilità - aggiunge Gentile - ma le indicazioni che arrivano dal ministro Madia sono chiaramente una penalizzazione molto forte per oltre 3 milioni di dipendenti pubblici".