La locandina del video che mostra l'esecuzione di Sotloff

Lo Stato islamico uccide anche Sotloff, l'altro giornalista americano detenuto

Redazione

I jihadisti pubblicano il video e mostrano il corpo del reporter, già compagno di prigionia di Foley. Nelle loro mani c'è anche il reporter britannico David Cawthorne Haines, mostrato nelle immagini diffuse.

Lo Stato islamico ha comunicato di aver decapitato il secondo giornalista americano detenuto in Iraq, Steven Sotloff, compagno di prigionia di James Foley, l'altro giornalista decapitato dai jihadisti il mese scorso. Nel video diffuso dai jihadisti, l'ambientazione è molto simile a quella che mostrava la decapitazione di Foley. Anche il boia, ribattezzato "il jihadista John" per le sue origini britanniche, sembra essere lo stesso esecutore del video di Foley. Il video si intitola "Secondo messaggio all'America" e alla fine dell'esecuzione di Sotloff mostra il giornalista britannico David Cawthorne Haines: i jihadisti annunciano che il prossimo a essere giustiziato sarà lui.

 

Sotloff era comparso nel video che mostrava l'esecuzione del collega. Il boia lo teneva per il collo rivolgendosi al presidente americano Barack Obama: "Lui sarà il prossimo se gli Stati Uniti non interromperanno i bombardamenti in Iraq. La scelta spetta solo a Obama". Gli Stati Uniti hanno continuato a bombardare le postazioni dello Stato islamico nel nord dell'Iraq anche nei giorni successivi, fino a oggi.

 

Solo pochi giorni fa, l'emittente al-Arabiya aveva diffuso un videomessaggio sottotitolato in arabo, della madre di Steven Sotloff. La donna aveva scelto di rivolgersi direttamente al leader del gruppo islamista Abu Bakr al-Bagdadi, implorandolo di liberare il figlio. "Invio questo messaggio a lei, Abu Bakr al-Bagdadi al-Quraishi al-Hussaini, califfo dello Stato islamico. Sono Shirley Sotloff. Mio figlio Steven è vostro prigioniero. È un giornalista che si è recato in Medioriente per documentare le sofferenze dei musulmani nella mani dei tiranni. Steven è un figlio, un fratello, un nipote, leale e generoso. Un uomo onorevole che ha sempre cercato di aiutare i deboli".