Militanti delle brigate Al Nasser (foto Ap)

Non c'è tregua. Hamas impone alla delegazione palestinese di andarsene dal Cairo

Redazione

Il portavoce del gruppo terroristico minaccia attacchi agli aeroporti israeliani e intima alle compagnie aeree di interrompere i collegamenti.

Le speranze per una tregua duratura a Gaza si affievoliscono. Il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedine al-Qassam, ha infatti annunciato il ritiro della delegazione palestinese dai colloqui indiretti con Israele, mediati dall'Egitto: "Abbiamo chiesto alla delegazione palestinese di ritirarsi immediatamente dal Cairo e di non tornarci", ha annunciato un portavoce. Abu Obeida, ha inoltre minacciato nuovi attacchi a partire da domani contro l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e ha intimato alle compagnie aeree internazionali di interrompere i collegamenti con lo scalo.

 

Intanto sono almeno 11 i palestinesi rimasti uccisi nella Striscia di Gaza a seguito dei nuovi raid israeliani, ripresi ieri dopo il lancio, denunciato dalle forze israeliane, di razzi contro lo Stato ebraico. A riferire il nuovo bilancio sono fonti palestinesi citate dalla Bbc. In Israele nelle ultime ore hanno continuato a suonare le sirene in diverse città, comprese Tel Aviv e Gerusalemme: lo Stato ebraico ha fatto sapere che circa 50 razzi sono stati lanciati ieri dalla Striscia di Gaza e 20 oggi.

 

Tra le vittime nella Striscia di Gaza vi sono una donna e una  bambina morte ieri. Tramite Facebook, l'esponente di Hamas Musa Abu Marzouk, ha fatto sapere che si tratta della moglie e della figlia di Mohammed Deif, comandante militare delle Brigate Izzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas. Non è chiaro se Deif sia sopravvissuto all'attacco. Il ministro israeliano dell'Interno, Gideon Saar, ha detto alla radio militare che Deif era un "obiettivo legittimo". Ieri Israele ha accusato i "terroristi" per la rottura della tregua.

 

Un'altra persona è rimasta uccisa a Gaza sempre ieri, mentre 11 palestinesi, forse tutti appartenenti alla stessa famiglia, sono morti stamani nel corso degli altri raid israeliano sulla parte centrale della Striscia, come riporta la Bbc. In tutto i feriti, stando a fonti palestinesi, sarebbero circa 100.

 

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha condannato "nei termini più forti" la rottura della tregua e ha chiesto alle parti di arrivare a un accordo per un "cessate il fuoco duraturo" dopo che ieri sono di fatto saltati i colloqui indiretti al Cairo tra israeliani e  palestinesi, con la mediazione egiziana. Dal Cairo Azzam al-Ahmad, esponente di Fatah e capo dei negoziatori palestinesi, ha detto che Israele non ha risposto all'ultima proposta di accordo avanzata dalla delegazione.

 

Dall'avvio dell'operazione contro la Striscia, l'8 luglio scorso, i morti a Gaza sono almeno 2.028, mentre da parte israeliana, 64 soldati e tre civili sono rimasti uccisi.