Bloody Nasreen di Shahan Zaidi

Una "Lara Croft" contro il terrorismo. Nasreen, eroina pakistana a fumetti

Redazione

Bloody Nasreen, la creazione a fumetti del graphic novelist Shahan Zaidi diventerà film nel 2017. La protagonista è una donna perché "sono le donne che stanno facendo più di tutti per cercare di smorzare le tensioni politico-religiose nel mio paese"

Ha occhi scuri, profondi, un anellino alla narice sinistra, labbra carnose che stringono sempre una sigaretta, carnagione mediorientale, capelli scuri. E' bella e affascinante, perché le eroine non possono non esserlo. Novella Lara Croft, armata e incazzosissima, non origini inglese però, ma pakistane. Nessun burqa, niquab o chador, solo una missione: la lotta al terrorismo. Si chiama Nasreen, è un fumetto che dovrebbe lasciare la carta patinata per muoversi in motion capture (registrazione del movimento del corpo umano) e animazione 3d. Bloody Nasreen, la creazione a fumetti del graphic novellist Shahan Zaidi diventerà film nel 2017 e sarà prodotta e realizzata dalla Crew Motor Pictur (CMP). Un metodo consolidato, soprattutto in America, una novità assoluta in questo caso. Tre i motivi: il paese d'origine del progetto, il Pakistan, il percorso creativo, il film non partirà da un fumetto già edito ma la storia verrà creata a più mani dalla troupe e dal creatore, e soprattutto per la trattazione del tema. Non ci sarà un supereroe americano o europeo, ma mediorientale, la critica sociale sarà interna, verrà da dentro il sistema, lo stesso che, secondo il disegnatore "crea il mostro del terrorismo, ma ha in sé la forza per distruggerlo".

 

 

Ecco Nasreen, metà Lara Croft si è detto, metà Batman, non supereroe, ma eroina: donna comune in lotta senza super poteri. Attorno a lei un mondo ingiusto e violento, dominato da terroristi, gangster e boss dei cartelli della droga a Karachi, città pakistana sul Golfo Arabico. "Viviamo in una società dominata dagli uomini,  la maggior parte dei film di supereroi hanno protagonisti maschili. Penso che sarà interessante vedere il punto di vista femminile sul tema", dice il creatore di Nasreen al Tribune.

 

Il mondo salvato da una donna, perché "sono le donne che stanno facendo più di tutti per cercare di smorzare le tensioni politico-religiose nel mio paese", ha sottolineato al Daily Kabrhain. Nasreen è donna, eroina, soprattutto determinata: l'intransigenza di una parte minoritaria dell'Islam che conquista la ribalta attraverso ogni tipo di violenza il nemico. "Non è però un fumetto antireligioso, è il contrario. Nasreen non ha in sé nessuna valenza legata all'Islam o a qualsiasi altra religione, ma è veicolo inconsapevole di dialogo. La sua lotta è distruzione del marcio e riconquista di una dimensione intelligente del vivere".

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