Dal Vaffa a “Renzi, che te serve?”

Redazione

La china della Casaleggio&Dissociati. In diretta streaming (che palle…). Due ore di estenuante incontro in streaming Pd-Cinque stelle per dirsi che sì, si può parlare nel merito.

Due ore di estenuante incontro in streaming Pd-Cinque stelle per dirsi che sì, si può parlare nel merito: Matteo Renzi si dichiara “soddisfatto” e la Casaleggio&Dissociati è sempre più irrimediabilmente altra da sé (escluso Beppe Grillo con il manipolo di resistenti e renitenti a tutto). Al di là delle punzecchiature a Renzi lanciate dal vicepresidente della Camera grillino, Luigi Di Maio (che deve tenere a bada non tanto il premier, quanto i suddetti resistenti e renitenti), i Cinque stelle non soltanto si siedono al cosiddetto “tavolo”, ma aprono al Pd sul doppio turno e non solo (Renzi invece apre sul ballottaggio tra liste più votate “fatta salva l’opinione degli altri” partiti). Vendere cara la pelle sulle preferenze – questo era il mandato di un Di Maio cui Renzi dice: noi come voi preferiremmo averle, ma vediamo che cosa dicono quelli che, dopo il primo categorico “no” di Grillo alla mia proposta di fare insieme la legge elettorale, sette mesi fa, hanno deciso di discutere con noi le regole che io vorrei il più possibile condivise. “Devi chiedere il permesso ad Arcore?”, la battuta di Di Maio, non cancella la realtà: il Movimento del “vaffa” smantella il “vaffa”, e proprio per volere del guru Casaleggio, pronto a sconfessare il comico fondatore pur di portare a termine la metamorfosi capace di contrastare l’irrilevanza incipiente. Tutto il resto è noia, tra refrain che occhieggiano alla ricaduta mediatica presso l’anticasta del web (volete o no discutere di immunità parlamentare?, chiede Di Maio) e rispostacce Di Renzi (non accetto lezioni, abbiamo votato per l’arresto di un collega). Vittima numero uno, comunque, è lo streaming, più sopravvalutato di una serie tv.