Alitalia-Etihad, le trattativa continuano. Entro fine luglio l'accordo

Redazione

James Hogan, Ceo della compagnia di Abu Dhabi: "noi vogliamo il meglio come investitori, ma bisogna essere chiari sulla base giusta per avere successo".

Etihad continua le trattative per rilevare il 49 per cento di Alitalia, si dice disposta ad aspettare, pone però anche un limite, fine luglio, anche se labile, trattabile pure quello. Il Ceo di Etihad, James Hogan, oggi parlando a Roma si è dimostrato disposto al dialogo: "Le nostre equipe con gli advisor stanno lavorando in buona fede per rispettare le scadenze. Vogliamo arrivare quanto prima all'accordo e sono qui per far capire che siamo intenzionati a completare l'intesa. Speriamo - ha aggiunto- che questo avvenga entro fine mese ma se c'è bisogno di più tempo, questo è previsto nei piani".

 

Hogan ha parlato anche delle trattative con i sindacati, prendendo le distanze da quanto sta accadendo: "I negoziati con i sindacati sono in mano ad Alitalia, io non partecipo alle trattative, ma noi abbiamo idee chiare su quale dovrà essere la dimensione futura della compagnia". Se il Ceo di Etihad ha dato disponibilità al dialogo, ha ribadito chiaramente su quali siano i margini di trattativa e le condizione base per arrivare ad un accordo: "Siamo un investitore che vuole avere una redditività di lungo periodo - ha detto Hogan - vogliamo rivitalizzare il brand Alitalia, così come la rete e i servizi, ma dobbiamo avere il giusto punto di partenza. In passato soci di Alitalia non si sono comportanti al meglio, noi invece vogliamo il meglio come investitori, ma bisogna essere chiari sulla base giusta per avere successo".

 

Dagli Emirati continua ad esserci fiducia nel buon esito dell'accordo, ma l'interruzione delle trattative tra sindacati e Alitalia al ministero dei Trasporti circa il contratto nazionale del trasporto aereo e la riduzione delle spese per il personale non è comunque passata inosservata ai piani alti di Etihad. "Non è possibile investire se non ho chiara la road map. Abbiamo bisogno di trasparenza e chiarezza", ha commentato Hogan.

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