Israele contrattacca. Bombardati 50 "centri di comando" di Hamas

Redazione

Netanyahu richiama i riservisti per un eventuale attacco via terra

L'offensiva di Israele contro Hamas è iniziata quest'oggi. Dopo i 70 razzi lanciati dalla striscia di Gaza nella giornata di ieri, l'esercito israeliano ha bombardato almeno 50 "centri di comando" del gruppo terrorista  palestinese, quattro dei quali abitazioni che ospitavano, almeno secondo l'intelligence israeliana, membri di spicco dell'associazione. Intanto Israele ha richiamato riservisti supplementari in vista di un possibile attacco da terra. In mattinata infatti il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha chiesto alle forze armate israeliane di prepararsi per una possibile offensiva di terra nella Striscia di Gaza nel corso di un incontro al ministero della Difesa di Tel Aviv, come ha riferito una fonte governativa al quotidiano "Haaretz".

 

Al momento il bilancio degli attacchi aerei è di 12 morti e circa un ottantina di feriti. L'ultimo bombardamento ha distrutto la casa di un membro di Hamas a Khan Younis, "la famiglia al-Kaware", nella parte meridionale" dell'enclave costiera. Nel bombardamento sono rimasti uccisi in sette tra cui due bambini, ha riferito Ashraf al-Qudra, portavoce dei servizi di emergenza. I vicini per evitare un secondo bombardamento sono saliti sul tetto della casa per fare da scudi umani.

 

La risposta di Hamas non si è fatta attendere. Il portavoce Sami Abu Zuhri ha annunciato che "tutti gli israeliani sono obiettivi legittimi".

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