Balotelli a testa bassa dopo il gol della Costa Rica (foto LaPresse)

Italia bollita, la Costa Rica vince senza sudare

Piero Vietti

Appannata, confusa, con poche idee e inerme, l'Italia perde a dispetto dei pronostici la seconda partita del girone contro la Costa Rica, ora già qualificata agli ottavi, per 1-0.

Appannata, confusa, con poche idee e inerme, l'Italia perde a dispetto dei pronostici la seconda partita del girone contro la Costa Rica, ora già qualificata agli ottavi, per 1-0. Adesso gli azzurri si giocano tutto contro l'Uruguay nell'ultima partita, contro una squadra che ha ritrovato il suo attaccante più forte, Suarez, e si prepara a farci penare. Agli Azzurri basterà il pareggio per passare il turno, ma non è così scontato che sia facile ottenerlo.

L’Italia del primo tempo non riesce a segnare contro una Costa Rica che all’inizio non impressiona. Darmian a sinistra trova meno sponde offensive (gli manca Candreva, a destra, come contro l’Inghilterra) e Abate a destra è spesso impalpabile. Pirlo anche da fermo viaggia sopra la media, e con due lanci dei suoi crea due occasioni enormi per Balotelli: in entrambi i casi però Super Mario non riesce a finalizzare. La difesa alta della Costa Rica è un invito perfetto per azioni del genere, ma non finalizzarle a dovere potrebbe risultare omicida. A quel punto i nostri avversari prendono coraggio – prima appena qualche calcio d’angolo pericoloso – pressano alti e cominciano ad approfittare delle sbavature della difesa azzurra, dove un impreciso Chiellini prima fa partire un contropiede avversario (rimediando con un entrata in area punibile con un rigore) e poi si dimentica – assieme ai compagni di reparto – Ruiz, che insacca di testa sul finale di tempo in un’azione analoga a quella del gol di Sturridge nella prima partita dell’Italia a Manaus. All'inizio del secondo tempo entra Cassano al posto di Thiago Motta. Al rientro degli spogliatoi rissa tra i giocatori delle due squadre: oggetto del contendere il rigore non fischiato a Chiellini.

 

Il secondo tempo è un’agonia a tratti. La Costa Rica tiene e riparte, continuando a giocare con la difesa molto alta nonostante il vantaggio. Gli Azzurri finiscono spesso in fuorigioco e difficilmente impensieriscono la difesa avversaria. Cassano dura poco, l’innesto di Insigne non crea spazi. Con il passare dei minuti il caldo e la preparazione fisica cominciano a fare la differenza. La Costa Rica rischia poco e l’Italia non riesce più a costruire. Anche Pirlo non trova il passaggio vincente, e Balotelli comincia a innervosirsi. Prandelli rischia ed esaurisce i cambi prima del 70’, scegliendo una formazione molto offensiva con l’innsesto di Cerci al posto di Marchisio. Si sbagliano passaggi elementari e si cercano guizzi individuali sempre neutralizzati dai giocatori della Costa Rica. Gli Azzurri faticano a seguire l’azione, e le ripartenze degli avversari mettono l’ansia alla nostra difesa ogni volta. Gli ultimi minuti sono da dimenticare. Stanchi, a tratti nel panico e confusi, subiamo la superiorità fisica e persino tattica della Costa Rica. L’impressione è che anche giocando per un giorno intero l’Italia non sarebbe riuscita a segnare. Nella ripresa Balotelli non pervenuto. Il capocannoniere della serie A, Immobile, ha seguito l’intera partita dalla panchina.

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  • Piero Vietti
  • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.