
I Boko Haram del politicamente corretto. Licenziato anchorman della Bbc
“Riuscite a pensare a qualsiasi altra società, a parte la Nigeria, in cui le persone possono improvvisamente decidere che qualcosa è ‘haram’, proibita?”. Il sindaco di Londra, Boris Johnson, ci è andato giù pesante sul caso David Lowe. Settantenne, storica voce della radio della Bbc, Lowe ha avuto la “colpa” di mandare in onda una canzone degli anni Trenta, dal titolo “The Sun Has Got His Hat On”, dove compare la parola “negro”, ormai persino irripetibile al punto da essere indicata come “N-word”.
“Riuscite a pensare a qualsiasi altra società, a parte la Nigeria, in cui le persone possono improvvisamente decidere che qualcosa è ‘haram’, proibita?”. Il sindaco di Londra, Boris Johnson, ci è andato giù pesante sul caso David Lowe. Settantenne, storica voce della radio della Bbc, Lowe ha avuto la “colpa” di mandare in onda una canzone degli anni Trenta, dal titolo “The Sun Has Got His Hat On”, dove compare la parola “negro”, ormai persino irripetibile al punto da essere indicata come “N-word”. A Lowe non è servito spiegare che non era al corrente di quella parola e che in ogni caso all’epoca in cui il brano era stato scritto quel termine non era considerato razzista. Al famoso speaker la Bbc ha “chiesto” di licenziarsi. E così ha fatto.
“Sebbene in maniera moderata, anche noi viviamo in un mondo alla Boko Haram, dove tutto dipende dal furore turbolento della folla di internet, e dove burocrati e politici impauriti sono trascinati da un fiume di indignazione preconfezionata”, ha scritto Boris Johnson. Nei giorni precedenti il caso Lowe era stato il popolarissimo conduttore della Bbc, Jeremy Clarkson, a finire sulla graticola. In un video amatoriale “rubato” si vede l’anchorman inglese canticchiare la filastrocca per bambini “eeny, meeny, miny moe”, che contiene la parola “nigger”. Alcune settimane fa l’emittente pubblica britannica era stata accusata di censura dopo che nel suo show Free Speech, dedicato alla libertà di parola nel Regno Unito, aveva cassato una parte del programma in cui si affrontava il tema dell’omosessualità nel mondo islamico. Un altro popolare conduttore della Bbc, Robert Kilroy-Silk, era stato sospeso per aver definito gli arabi “attentatori suicidi, amputatori di arti e repressori delle donne”. A Lowe è bastato molto meno. Sul suo caso è intervenuto anche il primo ministro, David Cameron, che ha accusato la Bbc di essere stata “unfair”. “Non dirigo la Bbc, ma sembra in questo caso che sia stata ingiusta”, ha detto Cameron.
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“Non conosco tutti i fatti del caso, ma dalla lettura dei giornali, come tutti gli altri, mi è sembrato un po’ strano”. Che ne è del proverbiale sense of humour inglese? Quattro anni fa a finire nel tritacarne antirazzista era stata Upsy Daisy, la protagonista di un seguitissimo programma televisivo per bambini. L’accusa? “E’ troppo bianca”. Se nel programma della Bbc il pupazzo è innegabilmente di colore, la sua copia-giocattolo in vendita nei negozi aveva più la tonalità del “latte macchiato”. Così la National Assembly Against Racism accusò la Bbc di “essere tornati al razzismo degli anni Cinquanta”. Risultato, la “bambola bianca” sparisce dai negozi. Meno male che a rimediare c’era Twinkie-Winkie, il pupazzo viola della serie, apparentemente gay. Il mite David Lowe ha commentato il suo licenziamento dicendo che “siamo tutti pronti a inchinarci al politicamente corretto”. Forse viviamo davvero in un sistema dove pochi decidono che cosa è “haram”, proibito.


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