I nostri cari auguri al Papa

Giuliano Ferrara

Ieri nella omelia di Santa Marta, il breve discorso evangelico del mattino nella sua residenza Vaticana, Francesco si è scatenato contro gli ideologi, i moralisti, gli eticisti, coloro che mettono le idee, un tentativo di interpretazione razionale in dialettica con la fede, e magari la dottrina cattolica intesa rigidamente o rigorosamente, al posto della preghiera e della misericordia del cuore che provengono direttamente da Cristo, oggetto del credere e garante che il credere sia un credere del cuore, relativizzabile al soggetto che sente cum ecclesia ma non razionalizzabile nello spazio del discorso pubblico.

    Al direttore - Ci sono almeno tre papi regnanti: c’è il Papa buono, che abbatte la dottrina a colpi di buoni sentimenti, un Papa piacente; c’è un Papa cattivo che smonta tutto ciò che di grande fece il predecessore, la messa in latino, i paramenti sacri, la tradizione; e poi c’è il Papa che parla ai cattolici e al mondo, con parole semplici, cose antiche e molto cristiane riaffermando continuamente il nocciolo del cristianesimo, Cristo stesso. In un libro terribilmente profetico, “I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo”, il filosofo russo Soloviev descrive l’epilogo della storia con il dialogo tra l’Anticristo e l’ultimo sparuto gruppo di cristiani che non intendono omaggiarlo. E restano attaccati al loro credo che è Cristo stesso, più grande di tutta la grandezza che il cristianesimo ha portato alla storia: il pensiero, la filosofia, l’arte, la tradizione. Cristo è il centro della predicazione di Francesco, non c’è una scelta mediatica in questo, c’è piuttosto la coscienza che solo Cristo converte e attrae, occorre solo guardarlo. Con stima.

    Carlo Maria Acerbi

    Ieri nella omelia di Santa Marta, il breve discorso evangelico del mattino nella sua residenza Vaticana, Francesco si è scatenato contro gli ideologi, i moralisti, gli eticisti, coloro che mettono le idee, un tentativo di interpretazione razionale in dialettica con la fede, e magari la dottrina cattolica intesa rigidamente o rigorosamente, al posto della preghiera e della misericordia del cuore che provengono direttamente da Cristo, oggetto del credere e garante che il credere sia un credere del cuore, relativizzabile al soggetto che sente cum ecclesia ma non razionalizzabile nello spazio del discorso pubblico. Dico “scatenato” perché il Papa è un grande predicatore, sa improvvisare con accenti cinquecenteschi sui versetti di Luca, ha un potere di persuasione che esercita senza scrupoli contro ciò che considera le “false ideologie cristiane”. Invita a pregare dal profondo della coscienza cristiana e fedele, in un modo che sembra implicare la rinuncia al pensare, al dubitare o di converso all’ottemperare a un pensiero codificato nei secoli da filosofia e teologia. Pensa così di salvare la chiesa come libera associazione di moltitudini credenti, che non interferisce con l’uomo contemporaneo e ne rispetta le scelte di coscienza. Molti cari auguri.

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.