That win the best

Un weekend da Premier tra i legamenti di Crouch e le tits di Kate

Jack O'Malley

Fateci l’abitudine, andranno avanti così per tutto l’anno: nelle giornate dispari la Roma di Zeman sarà un cantiere aperto con le crepe nello spogliatoio, in quelle pari la squadra che può dare fastidio alla Juve per lo scudetto. Certo, la Roma ci mette del suo, ma i commenti dei giornali sono più prevedibili di Alex Ferguson. Intendiamoci: il manager del Manchester United ha ormai trasformato il suo metodo in un luogo comune, per cui non stupisce più che il mix di vecchie glorie e giovani rampanti continui a farlo saltare in panchina rischiando di rimanere soffocato dal suo chewing gum ogni volta.

    Londra. Fateci l’abitudine, andranno avanti così per tutto l’anno: nelle giornate dispari la Roma di Zeman sarà un cantiere aperto con le crepe nello spogliatoio, in quelle pari la squadra che può dare fastidio alla Juve per lo scudetto. Certo, la Roma ci mette del suo, ma i commenti dei giornali sono più prevedibili di Alex Ferguson. Intendiamoci: il manager del Manchester United ha ormai trasformato il suo metodo in un luogo comune, per cui non stupisce più che il mix di vecchie glorie e giovani rampanti continui a farlo saltare in panchina rischiando di rimanere soffocato dal suo chewing gum ogni volta. Nel 4-0 contro il Wigan tutto ciò è lampante: gol in apertura di Scholes, che festeggiava le 700 presenze con la maglia dei Red Devils, 2-0 di Hernandez Chicharito, giovane già affermato, e due gol finali di Buttner e Powell, alla prima esperienza in Premier. Consola la certezza che quello di sir Alex è un luogo comune vincente. Non come l’Arsenal, che come al solito sta vincendo e giocando bene, e si sgonfierà a un soffio dalla gloria, come da luogo comune.

    Con grande autorevolezza Roberto Mancini dice che “this is basketball, this is not football”, e in effetti Peter Crouch quel pallone lo tocca con ogni parte del corpo prima di metterlo in fondo al sacco. Non gliene farei comunque una colpa: non dev’essere facile avere la mobilità di una di quelle marionette di Pinocchio che s’afflosciano quando spingi il pulsante sotto, e lo stesso mettere in difficoltà i campioni in carica. La consolazione, magra almeno quanto l’attaccante dello Stoke, è che il gol del pareggio lo ha segnato Javi Garcia, ovvero quello che fa il mestiere che faceva De Jong prima di andare al Milan a fare le gare di scivolate durante una partita persa con l’Atalanta. In casa. Consolarsi con le sconfitte altrui non è nobile, lo so, e la consolazione più nobile di tutte è la visione delle immagini del nobilissimo topless della duchessa di Cambridge. Cosa dovremmo fare a questo mondo per distrarci, guardare l’Inter che mette in campo il cast completo di “Apocalypto” più un bulletto dell’oratorio con la scritta “Ricky” sulla maglia?