
Arresti nel Gulag dei Caraibi
Decine di dissidenti cubani sono arrestati all'Avana, all’esterno della chiesa dove si erano appena conclusi i funerali di Oswaldo Payà, premio Sacharov 2002 e celebre promotore del “Varela Project”, morto in un incidente stradale giudicato sospetto dagli oppositori. In manette è finito anche Guillermo Farinas, premio Sakharov 2010 per la libertà di coscienza che è facile ricordarsi per le fotografie in cui assomiglia a uno spettro con gli occhi fuori dalle orbite, psicologo e giornalista costretto alla sedia a rotelle da una polinevrite.
Decine di dissidenti cubani sono arrestati all'Avana, all'esterno della chiesa dove si erano appena conclusi i funerali di Oswaldo Payà, premio Sacharov 2002 e celebre promotore del “Varela Project”, morto in un incidente stradale giudicato sospetto dagli oppositori. In manette è finito anche Guillermo Farinas, premio Sakharov 2010 per la libertà di coscienza che è facile ricordarsi per le fotografie in cui assomiglia a uno spettro con gli occhi fuori dalle orbite, psicologo e giornalista costretto alla sedia a rotelle da una polinevrite.
Anche da morto, il nome di Payà continua a incutere timore al regime castrista. Dissidente e cattolico militante, Payà ha combattuto per l'abolizione del Partito unico, un'amnistia per i detenuti di coscienza, la tutela della libertà di espressione e di tutti i diritti civili e politici. Per la Casa Bianca, Payà è stato “un campione dei diritti civili e umani a Cuba”. Human Rights Watch stima in duecento il numero di “prigionieri di coscienza” di alto profilo nel Gulag dei Caraibi. Molti sono collaboratori di Paya.


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