Tenetemi da conto i conti

Giuliano Ferrara

Una certa squinternata vulgata oggi in auge nei partiti anche maggiori dice così: il rigore uccide l’economia, Monti non ha più niente da dire, ci è “piaciato” alla Gianni Agus ma non ci piace più, votiamo al più presto, nel 2012, e comunque dividiamoci per votare a cazzo di cane, anche fosse nel 2013. La chiamano necessità di legittimazione politica: sia il Pd sia il Pdl, sospetto unisono. Ma legittimazione di che?

    Una certa squinternata vulgata oggi in auge nei partiti anche maggiori dice così: il rigore uccide l’economia, Monti non ha più niente da dire, ci è “piaciato” alla Gianni Agus ma non ci piace più, votiamo al più presto, nel 2012, e comunque dividiamoci per votare a cazzo di cane, anche fosse nel 2013. La chiamano necessità di legittimazione politica: sia il Pd sia il Pdl, sospetto unisono. Ma legittimazione di che? La legittimazione politica dal basso non era stata mai così robusta come nelle elezioni del 2008, e abbiamo visto come è finita, con la paralisi del governo e quella dell’opposizione, infine la tempesta perfetta e il ricorso ai tecnocrati. I tecnocrati legittimati dall’alto sono una evidente anomalia democratica, alla quale era lecito e forse anche giusto opporsi per tempo, ma è stata la scelta anomala fatta da partiti adulti e consenzienti.

    Per evitare che il tutto risulti una anomala e molto costosa perdita di tempo bisognerebbe impedire che si ritorni alla normalità italiana. Conflitto inerte e senza programmi tra ceti politici alla ricerca della formula elettorale magica, nella più totale incuranza per la prospettiva di un governo responsabile e stabile, esaltazione dei radicalismi e dei lobbismi di società civile i più grotteschi (ci voleva un parroco per mettere a posto un Grillo), deriva moralistica sempre più connotata dal sistema mediatico-giudiziario, abbattimento triviale di simboli e linguaggio repubblicano, una disunità priva di senso. E va bene. Facciano pure. Non tengano da conto Monti. Ma i conti chi li tiene da conto? Si rendono conto o no che un governo nato a Vasto e un’opposizione sfilacciata e imprudente, con un centro opportunista e incapace di leadership, sono una sciagura politica finanziariamente insostenibile per debito e moneta? 

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.