Perché i maschi americani vogliono fare gli infermieri

Diana Zuncheddu

I maschi americani non vogliono più fare i manager, gli imprenditori, i geni del Web. Vogliono fare gli infermieri. E’ che in famiglia stanno cambiando i ruoli e anche i papà hanno scoperto di essere bravissimi a cambiare pannolini e preparare le merende per scuola, è che c’è la crisi e i posti da manager sono sempre meno e sempre più a rischio. C’è che i pannolini da cambiare sono davvero molto rassicuranti: fanno sentire utile chiunque.

    I maschi americani non vogliono più fare i manager, gli imprenditori, i geni del Web. Vogliono fare gli infermieri. E’ che in famiglia stanno cambiando i ruoli e anche i papà hanno scoperto di essere bravissimi a cambiare pannolini e preparare le merende per scuola, è che c’è la crisi e i posti da manager sono sempre meno e sempre più a rischio. C’è che i pannolini da cambiare sono davvero molto rassicuranti: fanno sentire utile chiunque. Così, scriveva il Wall Street Journal, i mestieri da femmina stanno diventando sempre più appetibili per i maschietti.

    Perché? Perché sono meno pagati, ma cento volte più sicuri, meno soggetti alle variazioni di stipendio da crisi e post crisi e lasciano più tempo da passare in famiglia. Le mamme americane possono così dedicarsi a portare i pantaloni con meno sensi di colpa, cercarsi un lavoro da manager e stare fuori casa da mattina a notte, tanto ci sono i papà infermieri, a casa.

    Accanto all’arrampicata sugli specchi delle donne, che sempre più numerose scalano le posizioni tipiche da uomini, parallelamente ci sono uomini che si parcheggiano al capezzale dei malati, in attesa che la crisi passi. Dal 2000 al 2010 il numero di infermieri nello stato del Texas è quasi raddoppiato, come anche il numero dei centralinisti. E se prima il salto verso i lavori femminili era tipico di classi sociali inferiori e meno istruite, negli ultimi anni il fenomeno si è allargato a maschi bianchi, usciti dal college e con prospettive di cercare, con calma e più avanti, posti di lavoro più adatti al loro status. Nel frattempo, va benissimo fare l’insegnante di scuola elementare o l’assistente in ospedale. E la motivazione non è del tutto spiegabile con il desiderio di trovare un lavoro stabile o economicamente sicuro. E’ anche che, udite udite, gli uomini hanno scoperto che quei tipi di lavoro, i lavori da donna, danno più soddisfazione che avere scritto sul cartellino “information technology manager” e poi passare tutto il tempo ad ammazzare virus digitali. Meglio un reparto umano con i malati da accudire, piuttosto.

    Naturalmente ora che in quei lavori la concorrenza uomo donna è iniziata, vale anche lì quello che vale ai piani alti: gli uomini guadagnano più delle donne, quando fanno i manager e quando fanno gli infermieri. Finirà così che, dopo averci fregato il lavoro, guadagnato di più, avere la scusa per tornare presto a casa a guardare la partita, ci saluteranno distratti e diranno: “Già qui? Ho appena cambiato il pannolino, ma mi sa che ha prodotto di nuovo”. E ci metteranno il pupo in braccio.