Berlusconi non è mai stato così libero

Giuliano Ferrara

"Hanno risposto con gioia a inviti a casa mia. Abbiamo cenato. E dopo cena ci siamo divertiti con spettacolini del genere burlesque. I miei amici ed io siamo stati accusati di prossenetismo e loro, le ragazze, sono state additate come puttane". Berlusconi non è mai stato così libero, così vero, così testardo e virile, così morale come oggi in Tribunale. E’ una persona degna di ammirazione da parte di chiunque sappia distinguere tra principi non negoziabili, che non sono in ballo, e peccadillos.

Leggi Lo show del Cav. in procura - Leggi Perché il rapporto tra sessualità e potere genera equivoci di Giuliano Ferrara

    Pubblichiamo un'anteprima del commento del direttore, Giuliano Ferrara, che uscirà integralmente nel Foglio di domani

    "Hanno risposto con gioia a inviti a casa mia. Abbiamo cenato. E dopo cena ci siamo divertiti con spettacolini del genere burlesque. I miei amici ed io siamo stati accusati di prossenetismo e loro, le ragazze, sono state additate come puttane. Ora le mantengo, e sono fiero di farlo, perché pm impiccioni le hanno rovinate, quelle ragazze, esponendole alla gogna pubblica".

    Berlusconi non è mai stato così libero, così vero, così testardo e virile, così morale come oggi in Tribunale. E’ una persona degna di ammirazione da parte di chiunque sappia distinguere tra principi non negoziabili, che non sono in ballo, e peccadillos; tra sesso predatorio, che non ha niente a che fare con questa vicenda mentre riguarda casomai certi idoli della gauche e dei liberal, e gioco piacione; fra peccato e reato, fra induzione alla prostituzione e regalità del genere impresariale, teatralità del tipo appunto burlesque.

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    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.