Atene piange, Roma non ride

Lex column è la rubrica guida per gli investitori e i risparmiatori del Financial Times, il giornale finanziario e politico della City di Londra. Ieri, dopo il voto sulla nuova austerità ad Atene e la guerriglia, diceva che bisogna prepararsi all’uscita della Grecia dall’euro, che può essere “caotica ma non catastrofica”. Diceva inoltre che il buon andamento di Borse e spread delle ultime settimane potrebbe subire una battuta di arresto, il che almeno ieri non è stato. Volatilità, si dice in questi casi. C’è in questo giudizio del Ft, condiviso dalla comunità degli analisti dell’economia di mercato, un avviso anche per l’Italia.

Tasse, accise, stretta sulle pensioni, Iva più liberalizzazioni a medio regime, semplificazioni e riforma mezza concertata del mercato del lavoro basteranno a curare la crisi da debito contrastando la recessione, che queste misure contribuiscono a incubare, e promuovendo sviluppo? La mossa machiavellica di Mario Draghi, nel frattempo, è sempre più largamente giudicata essenziale a comprare tempo, ma finiscono sotto il fuoco della critica e della diffidenza i suoi effetti collaterali (le banche private dette zombie, che approfittano della liquidità a buon mercato triennale per imbottirsi con alti rendimenti di titoli tuttavia sempre periclitanti sul mercato). La Banca centrale che garantisce è una cosa, le banche private che sono lautamente finanziate per tamponare sono un altro paio di maniche. E allora? Allora riemergono due problemi cruciali: giù lo stock del debito, giù le spese. Monti deve ancora provare che il suo non è un make up. Ne ragioniamo a partire da questo articolo di Antonio Pilati sull’abbattimento del debito.

Leggi Attaccare il debito (ma di brutto) di Antonio Pilati - Leggi l'editoriale L’oro (greco) del Reno

• 

• Giuliano Ferrara Fondatore

• "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.