Il Caimano responsabile

I nemici volevano un Cav. sputafuoco, si ritrovano un tipo serio

Giuliano Ferrara

Ieri Berlusconi ha respinto le provocazioni piazzaiole di Bossi, con misura, ribadendo che la sua scelta di votare la fiducia al governo chiamato a succedergli, dopo le sue dimissioni pro bono pacis, è una decisione solida. Da settimane è in corso una campagna zizzaniosa che tende a rappresentare il partito del Cav. come un’armata di reduci di un qualche disastro alla ricerca di una vendetta politico-elettorale, prima è meglio è.

Guarda la puntata di "Qui Radio Londra" Quel gesto del Cav.

    Ieri Berlusconi ha respinto le provocazioni piazzaiole di Bossi, con misura, ribadendo che la sua scelta di votare la fiducia al governo chiamato a succedergli, dopo le sue dimissioni pro bono pacis, è una decisione solida. Da settimane è in corso una campagna zizzaniosa che tende a rappresentare il partito del Cav. come un’armata di reduci di un qualche disastro alla ricerca di una vendetta politico-elettorale, prima è meglio è. Berlusconi d’altra parte era stato rappresentato come un animale vorace, insaziabile, affetto da egomania e narcisismo, incapace di scendere da cavallo e di immaginare un suo nuovo posto di concorrente nella gara politica. Le cose si sono messe diversamente. L’icona cinematografica del Caimano di Nanni Moretti e quella supersofisticata raccontata da Franco Cordero parlavano di un incendio trubolento e di un clima di guerra civile come unica alternativa a un regime onnipervasivo, e tendenzialmente criminale, messo di fronte alle sue responsabilità nel cataclisma immaginario preconizzato con abbondanza di fantasia politica e ideologica. La smentita clamorosa ha messo in imbarazzo il fronte antiberlusconiano. Attraverso Repubblica, come cerchiamo di raccontare in prima pagina, gli arcinemici privati della loro testa di Turco si provano a rinverdire il mito che loro manca come il pane: l’uomo nero, il Cavaliere nero disposto a tutto pur di difendere i propri interessi obliqui con sovrano disprezzo delle emergenze finanziarie e delle regole di una Repubblica bene ordinata. Per loro ieri è stata una giornata di lutto stretto.

    Com’è ovvio Berlusconi pensa, con una legittimità e verisimiglianza ogni giorno più chiare al paese, di essere stato vittima di un sopruso, di un ciclo paralizzante di guerra alla persona con mezzi scorretti, ma una volta deciso di fare fronte agli avvenimenti con una strategia di sospensione del malfunzionamento del sistema democratico ordinario, rinviando le elezioni dopo le sue dimissioni e varando un governo composto di tecnici con una missione delicata e decisiva, ma temporanea, tiene fermo il significato della sua decisione, comunque la si voglia valutare. E in questo dà una prova di responsabilità in diretta continuità con le motivazioni che ha addotto per le sue dimissioni. I governi cadono quando emergono alternative credibili. la sinistra non aveva alternative credibili, dunque nel momento dell’emergenza, quando una costellazione di poteri irresistibili europei e italiani ha determianto il cambio di passo, al governo non sono andati i nemici urlanti di Berlusconi ma gli amici dell’ex rettore della Bocconi e dell’ex commissario europeo dal Cav. a suo tempo nominato. Finché non si intraveda una alternativa politica chiara, il Caimano resterà un moderato e un responsabile, sembra proprio di capire, un tipo serio. Con grande imbarazzo del partito editoriale e politico che voleva farne il capro espiatorio e la vittima di un ribaltone di regime alla vecchia maniera italiana.

    Guarda la puntata di "Qui Radio Londra" Quel gesto del Cav.

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.