Il circo mediatico giudiziario applicato al naufragio

Giuliano Ferrara

Al direttore - Provo un lieve senso di vertigine di fronte alla violenza declamatoria cui è sottoposto da giorni il capitano della Concordia.
Una cosa di cui essere contenti, e in parte anche orgogliosi, è questa sintonia tra il giornale e i suoi lettori in un caso di morbosa propensione al linciaggio, il caso del comandante Schettino.

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    Al direttore - Provo un lieve senso di vertigine di fronte alla violenza declamatoria cui è sottoposto da giorni il capitano della Concordia. L’uso nevrotico della sassaiola sul capro espiatorio, non appena ne appaia uno all’orizzonte, nella convinzione di far dimenticare i nostri errori agli altri, aggrava  questo spettacolo aggiungendovi una quota di inintelligenza. Perché ritenere che la sfrenata deprecazione, concentrata su quello tra noi che ci viene consegnato legato, convinca lo spettatore internazionale che vi è un’Italia seria e sana, è davvero infantile. Visto dall’estero lo spettacolo mediatico di questi giorni è, di sicuro, più deprimente di quello dell’enorme scafo spiaggiato.
    Pietro De Marco

    Una cosa di cui essere contenti, e in parte anche orgogliosi, è questa sintonia tra il giornale e i suoi lettori in un caso di morbosa propensione al linciaggio, il caso del comandante Schettino. I suoi errori di comportamento sono probabilmente innumerevoli, e le telefonate con De Falco e altri particolari dicono il peggio sulla questione d’onore e di civiltà che riguarda la responsabilità personale di un’autorità assoluta come la sua. Ma è onore anche perseguire una vera giustizia, rigettare la gogna e la lapidazione.

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    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.