Meglio Balotelli del circo Barça, delle scommesse e di Tuttosport

Non l'ho vista. Mi sono rifiutato anche di guardare sintesi e highlights. Sono stato costretto a leggere la notizia sui giornali, ma non sono andato oltre ai titoli e alle fotografie. Barcellona-Santos non esiste, o comunque esiste tanto quanto una partita tra Nazionale italiana cantanti e Nazionale italiana magistrati (c'è qualcosa di peggio di un mix del genere?). Barcellona-Santos è Togni-Orfei, roba da circo buona per Maurizio Milani, non per chi il calcio sa che cos'è perché ha nelle vene il sangue di chi lo inventò. Il Mondiale per club sta alla Coppa intercontinentale come un titolo di Tuttosport sta alla “Divina Commedia”.

Molto meglio la Premier League, dove City e United continuano a dare spettacolo, sgravate dall'euroburocrazia della Champions di quest'anno. Arsenal e Chelsea mi auguro che le imiteranno presto, offrendo a Milan e Napoli l'illusione dei quarti. Alla faccia di chi lo dà per bollito (sì, mi riferisco a Maurizio Crippa che lo ha scritto sul suo blog Zeru Tituli) Ferguson sta già ricostruendo il suo Manchester dalle macerie in cui i giornalisti lo avevano confinato solo un paio di settimane fa: Rooney è tornato decisivo, e Giggs fa assist anche mentre fa sesso con qualche parente a caso della moglie.

Il City fa notizia soltanto per le imprese di Balotelli, che è sempre più l'unico vero erede di Mourinho: lo Special One distraeva l'attenzione dai problemi della squadra con le sue stravaganze, Super Mario sta facendo esattamente lo stesso: un giorno pesta un compagno (e si becca pure il tristissimo titolo di Tuttosport “Rissotelli”: approfitto di questo spazio per aderire alla campagna lanciata da Piero Vietti e Mattia Ferraresi su Twitter sotto l'hashtag #icalembourdituttosport), un altro fa l'elemosina a caso per strada, un altro ancora fa un incidente in auto, un altro aiuta un gattino a scendere dall'albero, e così via. Sempre meglio che impiegare il proprio tempo a scommettere su partite della Serie B e poi scappare davanti alla polizia. A testa alta, beninteso.

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