Che cosa possiamo fare per i nostri lettori

Giuliano Ferrara

L'Italia è ufficialmente un'espressione geografica, un paese in cui il problema del rendimento eccessivo dei titoli di stato, che non dipende da un debito insolvente ma dal “miserabile fallimento” del governo dell'euro (New York Times), si trasforma nella sospensione della democrazia politica. Invece di contrattaccare in Europa, formare un comitato bipartisan di gestione degli affari correnti, e indire nuove elezioni per decidere il nostro destino, abbiamo intrapreso la solita danza delle lobby, distruggendo diciassette anni di maggioritario, di regole nuove, di potere democratico.

    L'Italia è ufficialmente un'espressione geografica, un paese in cui il problema del rendimento eccessivo dei titoli di stato, che non dipende da un debito insolvente ma dal “miserabile fallimento” del governo dell'euro (New York Times), si trasforma nella sospensione della democrazia politica. Invece di contrattaccare in Europa, formare un comitato bipartisan di gestione degli affari correnti, e indire nuove elezioni per decidere il nostro destino, abbiamo intrapreso la solita danza delle lobby, distruggendo diciassette anni di maggioritario, di regole nuove, di potere democratico.

    Un governo eletto e mai sfiduciato,
    ma fatalmente indebolito, se ne va con un gesto di responsabilità, folle di giovani illusi che in genere attaccano le banche a colpi di estintori festeggiano l'arrivo di un governo amico dello spread (e che amico, visti i dati di ieri!), la Repubblica festeggia “una democrazia d'alto stile”, i tromboni del lobbismo si preparano a contrattare vantaggi particolari mentre la loro sezione militante minaccia l'epurazione del berlusconismo, i capi di stato e di governo come Obama, Merkel e Sarkozy ci chiedono di spicciarci a fare quello che hanno deciso loro, seguiti dalla muta dei giornalisti esteri insediati in Italia (i più corrivi del mondo), ed è severamente vietato impegnarsi in quella perdita di tempo che sono elezioni politiche per eleggere un governo deciso dai cittadini dopo un regolare conflitto tra ricette diverse per risolvere i problemi del paese (ingigantiti, enfatizzati nella solita logica apocalittica della Grande Emergenza).

    […] Con un governo non eletto, l'Italia è fatalmente destinata a diventare un paese peggiore. Non siamo dei masanielli del quartierino, il nostro obiettivo non è mai stato quello di vendere copie, non facciamo direttamente politica. Ma che almeno una voce resti a disposizione di chi non la beve, questo è necessario. […]

    Il commento integrale dell'Elefantino sarà pubblicato domani nel Foglio

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.