Berlusconi va all'ultima battaglia: nuove elezioni

Giuliano Ferrara

Siamo ripetitivi, ma stranamente e irresponsabilmente allegri. Nelle forme dovute, con eleganza e tatto e molta fermezza all'esterno e all'interno del suo palazzo politico, Berlusconi ha avuto tutto l'agio di impostare l'ultima sua battaglia. Rassicurare Napolitano sul fatto che è disponibile ad andarsene in cambio di una grande prova di maturità e di democrazia del sistema politico che è all'origine del suo mandato popolare: nuove elezioni.

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Ascolta il commento di Giuliano Ferrara L'uscita ordinata e significativa dal berlusconismo

    Siamo ripetitivi, ma stranamente e irresponsabilmente allegri. Nelle forme dovute, con eleganza e tatto e molta fermezza all'esterno e all'interno del suo palazzo politico, Berlusconi ha avuto tutto l'agio di impostare l'ultima sua battaglia. Rassicurare Napolitano sul fatto che è disponibile ad andarsene in cambio di una grande prova di maturità e di democrazia del sistema politico che è all'origine del suo mandato popolare: nuove elezioni.

    Fare appello all'opposizione per il varo urgente di misure di stabilità finanziaria in condizioni di emergenza, via maxiemendamento e legge di stabilità. Le dimissioni seguono a ruota, con la richiesta di elezioni subito in ragione di quel che tutti sanno, e che sarà detto ad alta e chiara voce in Parlamento: il governo del paese lo decidono gli elettori, soluzioni intermedie alternative non ci sono e sarebbero una ferita alla nostra democrazia e alla nostra economia, solo un governo con una maggioranza politica forte può rimettere  in sesto l'Italia in Europa, smantellando il tentativo di farne la seconda Grecia per onorare interessi nazionali altrui, che non hanno niente a che vedere con l'integrazione e la salute dell'Europa dei popoli. Il Corriere parla di “resa”, forse deluso. Il Pd rosica, voleva uno scalpo. Avrà una guerra.

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    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.