Le schiene dritte e le balle di Santoro

Giuliano Ferrara

Michele Santoro ed Enrico Mentana discutono, anche aspramente, su questo punto. Chi di noi due è più libero e indipendente dal suo editore? Danno per assodato che la libertà di informazione dipenda dalla libertà del giornalista, dalla sua famosa schiena dritta.

    Michele Santoro ed Enrico Mentana discutono, anche aspramente, su questo punto. Chi di noi due è più libero e indipendente dal suo editore? Danno per assodato che la libertà di informazione dipenda dalla libertà del giornalista, dalla sua famosa schiena dritta. Ma è proprio così che stanno le cose? E' ovvio che viltà non fa libertà, questa si costruisce solo con la lealtà verso gli altri e verso sé stessi, con una buona cultura politica e civile, con la disponibilità a perdere quanto acquisito, con un sapiente miscuglio di intransigenza e arte del compromesso. Però la vera libertà di stampa nasce con la libertà degli editori, non dei giornalisti in senso professionistico. Il limite di quest'ultima categoria è chiaro: siamo, in quanto professionisti del lavoro giornalistico, tutt'altro che indipendenti, siamo dipendenti a contratto, e lavoriamo in una società di mercato, aperta, in cui decide in ultima istanza chi edita un giornale e rischia il suo capitale, e quella del direttore, del conduttore e dei redattori e collaboratori è una delega, non una signoria. La libertà è nel potersi scegliere l'editore giusto, compatibile con quel che si è e si pensa, cosa non facile in un paese in cui non esistono editori puri, ma non facilissima anche dove sono le famiglie editoriali, con i loro interessi collegati, a dettar legge. Per anni ho sostenuto che la trasparenza della professione non sta nel considerarsi vestali dell'opinione pubblica, come diceva Scalfari, o al servizio del lettore-padrone, come diceva l'astuto Montanelli. La trasparenza è nell'essere chiari sul proprio punto di vista politico e culturale, il lettore ha un solo diritto vero: sapere come la pensa, come parteggia, chi scrive o parla a lui. Ora i guru dell'opinion sono quasi tutti d'accordo con questa impostazione, o almeno dicono di esserlo, e vedrete che prima o poi anche la balla del giornalista con la schiena dritta, che fa quello che vuole, si rivelerà per tale.

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.