Il manifesto Marilyn del Pd mette allegria, le polemiche no
Al direttore - A me piace il manifesto del Pd che ha suscitato tante polemiche e ironie. Io trovo che sintetizzi in modo formidabile la novità politica della primavera-estate 2011: se da un lato abbiamo un Cav. reso impotente e una Lega che non ce l'ha più così duro, sul fronte dell'opposizione ci ritroviamo un Pd che, con sorpresa quasi adolescenziale, si ritrova barzotto.
Il manifesto Marilyn è delizioso, efficace, uno dei pochi azzeccati delle campagne recenti del Pd.
Al direttore - A me piace il manifesto del Pd che ha suscitato tante polemiche e ironie. Io trovo che sintetizzi in modo formidabile la novità politica della primavera-estate 2011: se da un lato abbiamo un Cav. reso impotente e una Lega che non ce l'ha più così duro, sul fronte dell'opposizione ci ritroviamo un Pd che, con sorpresa quasi adolescenziale, si ritrova barzotto. Questo è, e niente altro. Ma espresso bene. Con stima
Gianluca Brenna
Il manifesto Marilyn è delizioso, efficace, uno dei pochi azzeccati delle campagne recenti del Pd. Il femminile, che ne esce rispettato e amato semanticamente, aiuta il linguaggio, che si fa baldanzoso e mite, perfino tenero, e raccoglie nel segno dell'allegria i messaggi spesso torvi dell'ondata neopopulista di sinistra. Il fatto che abbia suscitato polemiche astiose e ridicole mi mette una grandissima tristezza.


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