Sono un militante berlusconiano e non ho nulla da dichiarare
Se non mi venisse da ridere sarei lì lì per proclamare: sono un militante berlusconiano e non ho nulla da dichiarare. Quando ho scritto della necessità di un giudizio equanime sul berlusconismo non mi appellavo alla clemenza della corte, anche perché non riconosco alcun tribunale titolato a emettere sentenze. Ho la coscienza sporca e me la tengo. Ho appoggiato Berlusconi, e prima di lui Craxi, e altro che indulgenza. E ho combattuto i loro nemici non perché siano la parte peggiore del paese ma per il motivo opposto. Detesto i migliori.
Leggi Chi raccoglierà (e come) l'eredità del berlusconismo, posto che qualcuno sappia farlo?
Se non mi venisse da ridere sarei lì lì per proclamare: sono un militante berlusconiano e non ho nulla da dichiarare. Quando ho scritto della necessità di un giudizio equanime sul berlusconismo non mi appellavo alla clemenza della corte, anche perché non riconosco alcun tribunale titolato a emettere sentenze. Ho la coscienza sporca e me la tengo. Ho appoggiato Berlusconi, e prima di lui Craxi, e altro che indulgenza. E ho combattuto i loro nemici non perché siano la parte peggiore del paese ma per il motivo opposto. Detesto i migliori. Sono un immoralista, cioè un kantiano che la legge morale la cerca in sé stesso, non sulla prima pagina dei giornali, non nelle ordinanze di custodia cautelare in carcere, non nelle sentenze e negli arrembaggi della magistratura.
Berlusconi ha realizzato l'alternanza di forze diverse alla guida del governo. Mi basta e mi avanza. Ha costruito in modo oscillante e contraddittorio una cosa che non c'era, la possibilità di scegliere tra due schieramenti politici in competizione. Mi basta e mi avanza. Se penso che sarebbe meglio un giudizio equanime, è per amore, come ho detto, della libertà intellettuale e dello spirito critico. La Repubblica costituzionale nata tra il 1945 e il 1948 è vissuta per decenni su menzogne retoriche, poi le sue menti meno ottuse hanno scoperto, con il lavoro storico, che c'era stata una guerra civile, che le ragioni della parte vincente erano forti e anche maestose, ma non decidevano della verità e non designavano alcuna superiorità antropologica. Berlusconi è ancora lì e non sa come uscirne. Anche i suoi nemici non sanno come uscirne. Alla fine qualcosa di precario e di obliquo succederà, come sempre in politica. Nessuno regge a lungo il peso della propria debolezza.
Non indìco cerimonie funebri, chiamo i lettori e le persone che stimo a riflettere su un pezzo della nostra vita ormai consumato per tutti, servi e uomini liberi, amici dei criminali e amici delle guardie, a non dissiparla malamente nel rancore, nella coazione a ripetere, nella demenza dell'odio mal dissimulato. E' gente che sta a destra e a sinistra, l'unica cosa che chiedo loro è coraggio, stile, dignità politica.
Leggi Chi raccoglierà (e come) l'eredità del berlusconismo, posto che qualcuno sappia farlo?


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
