• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Medio oriente
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • Il Foglio europeo
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 220
  • 221
  • 222
  • ...
  • 232

Il futuro del Pdl in 48 ore

Pranzo indigesto tra Fini e il Cav. E’ l’ora dei penultimatum di guerra

Quarantott’ore per sciogliere l’impasse degli aut aut incrociati di Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi. I due leader si sono lasciati con questo minaccioso penultimatum, ieri pomeriggio alla Camera. Difficile, ma non ancora impossibile, una soluzione. Nessuno dei due ha intenzione di cedere all’altro. Così il Pdl forse non subirà una vera scissione, ma cambierà certamente il proprio volto. “Nulla sarà più come prima” è l’adagio che accompagna in queste ore le telefonate tra i dirigenti del partito. Ma niente crisi di governo, pare.

15 APR 2010

Che si diranno oggi il Cav. e Fini - i colonnelli pontieri

Si stava meglio quando si stava divisi. Ma il Pdl indietro non tornerà

I due leader si incontrano oggi. Fini chiede il riconoscimento della co-leadership del centrodestra con il Cav. e Bossi, considera disatteso l’accordo fondativo del Pdl e vorrebbe riconosciuto un ruolo incontestato da cofondatore. Ma Berlusconi è disponibile, trovando persino una formula che alluda alla diarchia? Al di là degli scatti d’umore, forse sì. Rompere non si può. L’unica cosa per il momento certa è che sul rimpasto nella governance del partito (coordinatori e così via) la parola d’ordine è: “Non se ne parla nemmeno”.

15 APR 2010

Quanto costa cacciare Fini

Il vertice tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini potrebbe tenersi domani, al rientro del premier da Washington. Benché non risulti ufficialmente nell’agenda di nessuno dei due leader, fonti vicine al presidente della Camera descrivono Fini pronto persino ad alzare lui per primo il telefono pur di raggiungere un chiarimento definitivo. Il cofondatore ha già in mente che cosa dire a Berlusconi. La terza carica dello stato farà un discorso molto franco al premier, chiedendogli la legittimazione ufficiale del proprio ruolo da cofondatore all’interno del “tridente” (Berlusconi, Fini, Bossi).

14 APR 2010

Manovre inclusive

La Lega scatta verso le riforme ma prima deve pacificare Fini e il Cav.

La Lega vittoriosa alle ultime regionali è capace di azzardare iniziative autonome per poi subito assumere un atteggiamento inclusivo e di stabilizzazione negli equilibri della maggioranza. Almeno in questa fase, mentre il centrodestra si prepara a formulare una proposta sulle riforme istituzionali. Basta l’immagine di Roberto Calderoli che, impugnata d’impeto mercoledì la staffetta delle riforme e presentantosi a sorpresa dal capo dello stato con un testo già pronto, ieri ha passato cavallerescamente lo scettro a Gianfranco Fini – incontrato a Montecitorio – e ha richiamato i leader del Pdl all’unità.

09 APR 2010

Uno per ogni stagione

Tutti gli uomini del presidente della Camera

C’è consigliere e consigliere. Ci sono quelli adatti a far spirare il vento di fronda e quelli più bravi nell’attività diplomatica. Un leader ha bisogno di poter suonare più strumenti, se necessario uno diverso per ogni occasione. E’ così da tempo per Silvio Berlusconi, è così anche per Gianfranco Fini, il quale non sarà il sovrano del proprio partito, ma nel Pdl ha saputo sostituire i colonnelli semiammutinati condensando attorno a sé una piccola corte funzionale al suo progetto. Leggi La Lega conta di Alessandro Giuli

08 APR 2010

Non succede, ma se succede…

Per il Pdl tra la vittoria e il trionfo c’è di mezzo una sola regione, il Lazio

Riguardo al voto di domani e lunedì, nell’inner circle berlusconiano c’è una sola certezza ufficiale: comunque vada sarà una sconfitta degli avversari. Il premier già lunedì non mancherà di puntualizzarlo, sicuro di poter sventolare – anche nella peggiore delle ipotesi – un risultato nazionale che in milioni di voti premia il centrodestra. Ma chissà. Forse non ci sarà un vincitore ma di sicuro, dicono a Palazzo Chigi, “ci sarà uno sconfitto”. Cioè quel centrosinistra che governa attualmente 11 regioni su 13 e che, secondo le sensazioni prevalenti, finirà con il perdere sia la Calabria sia la Campania.

26 MAR 2010

Fini chiede che le riforme non siano solo propaganda

Ecco il patto riformista che spazza via le polemiche tra il Cav. e Fini

Un rinnovato patto di coalizione tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi da estendere, in seconda battuta, anche a Umberto Bossi e incentrato su tre inequivocabili cardini: riforma istituzionale, riforma del fisco e riforma della giustizia. Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl e ministro dei Beni culturali, a colloquio con il Foglio fa intravvedere la strategia per il dopo regionali e considera “scontata” una scossa che rivitalizzi, assieme all’azione di governo, anche quel Pdl che talvolta è sembrato periclitare vistosamente tra polemiche interne e incertezze di missione. Berlusconi farà le riforme.

24 MAR 2010

Tra regole e regali

Il Cav. attacca le procure ma sotto sotto ringrazia per l’aiutino elettorale

Scherzando a Montecitorio, Carmelo Briguglio, deputato finiano del Pdl, si frega le mani: “Penso ci vogliano una o due trasmissioni di Michele Santoro. Giusto per farci vincere”. Il fatto è che Silvio Berlusconi forse sta scoprendo un lato positivo nell’inchiesta di Trani: saldo nell’idea di esorcizzare per via legislativa l’anarchia delle intercettazioni, intanto accoglie con piacere le rilevazioni riservate di Euromedia Research che danno in ripresa sia lui sia il Pdl per effetto dello scontro con la procura pugliese.

16 MAR 2010

Manovre parallele

Così il Cav. e Fini stanno svuotando il Pdl in vista della scossa elettorale

“L’azione di Berlusconi, come quella di Fini, segnalano il medesimo problema: si prende atto di uno status quo che non piace a nessuno dei due”. Alessandro Campi, politologo e consigliere finiano, descrive così il fenomeno che sembra avere reso in queste ore il Pdl una scatola vuota. Un partito da cui entrambi i fondatori prendono le distanze: l’uno impegnato ad agitare la bandiera movimentista di Michela Vittoria Brambilla, l’altro, il presidente della Camera, pronto a benedire una propria corrente.

16 MAR 2010

I conigli (nel cilindro) del Cav.

Ecco tutte (o quasi) le promesse di Berlusconi per vincere le regionali

Il ritorno dei talk show politici in campagna elettorale e l’indagine della procura di Trani concorrono, tra i consiglieri fidati, a rafforzare l’idea che l’attività politica di Silvio Berlusconi debba farsi più diretta e meno defilata di come si pensava all’inizio. Per questo il premier girerà più del previsto (anche con video e interviste televisive), più spesso in luoghi chiusi, con puntate in Campania, Piemonte, Lazio e anche in Puglia. Non solo. Nell’entourage di Palazzo si insiste sulla necessità di lanciare due o tre idee che rendano l’immagine di una coalizione capace anche di qualche scelta coraggiosa e popolare, pur nel rispetto dei vincoli di bilancio.

13 MAR 2010
  • 1
  • ...
  • 220
  • 221
  • 222
  • ...
  • 232
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio