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Illegittimo impedimento

Una nota del Quirinale censura Brancher. Guaio grosso per il Cav.

Con una inusuale nota serale, Giorgio Napolitano, che in mattinata aveva ricevuto il governatore leghista del Piemonte Roberto Cota, ieri ha stigmatizzato il ricorso da parte del neo ministro Aldo Brancher al legittimo impedimento: “Si rileva che non c’è nessun nuovo ministero da organizzare in quanto l’on. Brancher è stato nominato semplicemente ministro senza portafoglio”.

25 GIU 2010

Indietro (quasi) tutta

Un Cav. disilluso sceglie la linea della trattativa sulle intercettazioni

Silvio Berlusconi sembra optare per una linea morbida, la legge sulle intercettazioni non avrà tempi contingentati alla Camera, niente fiducia dunque. Ma soprattutto il centrodestra al termine di un vertice pomeridiano a Palazzo Grazioli ha per la prima volta ammesso l’ipotesi di modificare il testo nei punti controversi. Si tratta di un segnale di apertura anche a Gianfranco Fini, da cui ci si aspettano però adesso risposte concilianti. Leggi Ritirata non strategica

17 GIU 2010

Non solo intercettazioni, ecco le condizioni di Fini per fare pace con il Cav.

La proposta è poggiata, sotto forma di appunti, sul tavolo del premier Silvio Berlusconi il quale, dicono, tuttavia, non ne ha ancora discusso con nessuno. Cosa c’è scritto? C’è scritto che, per far pace con Gianfranco Fini, i mediatori hanno ipotizzato la creazione di un comitato ristretto, composto per quote, che di fatto esautori l’attuale dirigenza del Pdl (il triumvirato Verdini-Bondi-La Russa), prepari i congressi regionali e accompagni il partito al suo primo congresso nazionale nel 2012.

15 GIU 2010

Intercettazioni e manovra

Tra sospetti e minacce riprendono i negoziati di pace del Cav. con Fini

A ngelino Alfano e Niccolò Ghedini a rappresentare Silvio Berlusconi, Italo Bocchino e Andrea Augello a rappresentare Gianfranco Fini. I quattro legati della pacificazione sono intensamente al lavoro: nei giorni scorsi, in più di un colloquio informale, si sono scambiati delle “lettere d’intenti” con le quali preparare prima una direzione nazionale del Pdl e poi il congresso.

14 GIU 2010

Legalisti, non forcaioli

Così Fini delude chi sperava in una destra dipietrificata

Gianfranco Fini non cambia strategia né sulla manovra né, tantomeno, (“con buona pace di chi lo aveva scambiato con Di Pietro”, copyright Flavia Perina, direttore del Secolo d’Italia) sulle intercettazioni. Chi descrive prossime imboscate finiane alla Camera sbaglia. Da mesi ormai l’obiettivo principale è: costringere Silvio Berlusconi sul terreno di un vero negoziato sul partito e sull’indirizzo di governo.

11 GIU 2010

Dissimulazioni parallele

Ecco le furbe trame di Casini e del Cav. intorno alla manovra

Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini si corteggiano pubblicamente, si telefonano in privato (tre volte nelle ultime due settimane) e pare si siano pure incontrati il mese scorso. Ma si tratta di manovre cui nessuno dei due crede sino in fondo: è un mix di furbizie che si incrociano. Il premier ha teorizzato il ritorno dell’Udc nel centrodestra, la settimana scorsa, di fronte al proprio – a tratti interdetto – stato maggiore. Nemmeno i generali del premier se la sono bevuta tutta.

10 GIU 2010

Alfano: "Quello dei magistrati è uno sciopero politico"

Fini gioca a scacchi per imporre un negoziato vero al Cav., ma alla Camera gli scappano i finiani

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, a Lussemburgo per il consiglio giustizia, ha detto: "Lo sciopero dei magistrati è uno sciopero politico, il governo chiede ai magistrati un sacrificio così come lo chiede alle altre componenti del Paese, pero' mi batterò e mi impegnerò a fianco dei giovani magistrati perché su questo aspetto si chiede un costo individuale troppo alto''.

03 GIU 2010

“Si prepara una spallata sullo sfondo della sentenza Dell’Utri”

Perché non reagiscono?

“Berlusconi considera la faccenda una tale follia che finisce soltanto con il sorriderne. Al massimo fa spallucce. Ma la questione se non ‘seria’, è quantomeno ‘grave’. Insomma, si può impunemente sostenere che il presidente del Consiglio, leader del maggiore partito italiano, sia stato sostanzialmente colluso con la stagione delle stragi mafiose?”. Leggi Violante striglia i colleghi che avvelenano gli anni delle stragi - Leggi Non si convive inerti con una accusa di stragismo a chi governa di Giuliano Ferrara

02 GIU 2010

Parla il cofondatore

Sulle intercettazioni Fini è proprio d’accordo con il Cav.

Gianfranco Fini pensa che una legge che regolamenti l’uso delle intercettazioni telefoniche sia “doverosa”, esprime cautela nei confronti del testo in discussione al Senato, e ritiene da ridimensionare l’episodio del sottosegretario del dipartimento Penale americano con delega per la lotta alla criminalità organizzata, Lanny Breuer. Incalzato dai giornalisti, il politico americano aveva detto: “Non vogliamo che succeda niente che impedisca ai magistrati italiani di continuare l’ottimo lavoro fatto finora”.

22 MAG 2010

Sorvegliare o punire

Se non ci fosse il Cav. di mezzo, il Pd voterebbe contro le intercettazioni

Il Pd è contrario alla legge con la quale il centrodestra vorrebbe imporre una stretta alle intercettazioni. Eppure l’opposizione del partito guidato da Pier Luigi Bersani è più articolata di quanto non sembri leggendo i quotidiani. Non sono pochi i dirigenti, i parlamentari e gli intellettuali di area democratica sensibili alla questione del cortocircuito mediatico giudiziario tanto che il responsabile giustizia del Pd, Andrea Orlando, dice al Foglio: “Il problema esiste ed è grave". Lettori del Foglio, che ne pensate? Dite la vostra su Hyde Park Corner - Leggi Così i giornali sono diventati i nuovi tribunali della morale telefonica Leggi Al fast food del giornalismo precotto i fatti non hanno più diritto di parola - Leggi Premiata macelleria telefonica

21 MAG 2010
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