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Ministro “no comment”

Come mai il sapiente Tremonti non c’è mai quando la casa brucia?

Si muove felpato, modi orientali, sapienti, è sempre presente, ma allo stesso tempo, quando conviene, sa essere assente. Abilissimo a non essere mai tirato in ballo o stanato, neanche dai quotidiani, Giulio Tremonti – per qualcuno il futuro leader del centrodestra – è destinato a incarnare l’uomo misterioso della legislatura. Spicca di più quando riesce a rendersi miracolosamente invisibile. Dov’era Tremonti mentre Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi si mandavano a quel paese alla direzione nazionale del Pdl?

16 LUG 2010

Pdl incandescente

La pacificazione tra Fini e il Cav. val bene la testa di Cosentino. Basterà?

Le dimissioni di Cosentino arrivano a metà di una giornata convulsa di telefonate e vertici a Palazzo Chigi, temi: intercettazioni, Quirinale, Fini. Secondo fonti del Foglio ieri mattina Fini ha parlato con Gianni Letta: Cosentino si dimetta, chiudiamo con le intercettazioni e tra mercoledì e giovedì della settimana prossima mi incontro con Berlusconi. Chiuso a Palazzo Chigi con i vertici del Pdl al completo il Cav. è riuscito a sminare (parzialmente) la prima questione, legata al sottosegretario. Leggi le dichiarazioni di Cosentino

15 LUG 2010

Piccole donne crescono

Tra i principali problemi che Berlusconi si trova a dover affrontare c’è quello degli ex colonnelli di An in conflitto aperto con una parte della ex FI, ovvero con gli animatori (le animatrici) dell’associazione Liberamente. Ieri il Cav. li ha incontrati e Ignazio La Russa ha potuto dire quello che più gli premeva: “Non ci sarà nessun coordinatore unico del Pdl”. Che tradotto vuol dire: per adesso Frattini e Gelmini hanno perso, anche nel tentativo di trattare con Fini. Per adesso.

15 LUG 2010

Pdl in confusione

I segnali di pace del Cav. soffocati dai pasticci giudiziari. Fini attende

Molta confusione e qualche muso duro, ma l’accordo tra Fini e Berlusconi appare “l’unica alternativa” forse persino ai due interessati. Così, all’aria di scontro, si accompagnano i negoziati. Nelle ultime ore sono emerse con evidenza due linee di condotta nell’area finiana e almeno due nel Pdl berlusconiano. Il risultato è un pasticcio che, inquinato dall’affare Dell’Utri-Verdini-Cosentino, sembra poter travolgere le intenzioni del “ghe pensi mi”. Mentre una parte dei finiani, l’associazione Spazio aperto di Andrea Augello e Silvano Moffa, lancia un appello alle leadership del Pdl.

14 LUG 2010

Pdl in ebollizione

Il gioco a due di Fini e Casini

L’adagio che circola negli ambienti finiani è: “Casini è il benvenuto nel centrodestra”. Lo hanno detto chiaro sia Italo Bocchino sia Adolfo Urso. Il ritorno dell’Udc nel centrodestra, in un nuovo governo guidato da Silvio Berlusconi, non è visto come il tentativo da parte del Cav. di isolare Fini, quanto, piuttosto, come un’occasione per poter articolare con maggiore forza (con una sponda democristiana) la strategia di lenta e leale smarcatura dalle posizioni dominanti nella maggioranza.

13 LUG 2010

Leali col Cav.

L’accordo non è esattamente a portata di mano. Nel Pdl si fa largo la linea Zanicchi (da Iva Zanicchi, che intervistata ieri ha detto: “Fini vada fuori dalle palle”). Ma la pace non è impossibile. Ieri in un vertice a via del Plebiscito Silvio Berlusconi ha indicato la rotta: modifiche alla manovra e al ddl intercettazioni partendo dai rilievi del Quirinale; poi voto negli organi democratici del Pdl e “chi non si adegua è fuori”.

08 LUG 2010

Il Cav. media fra Tremonti e Formigoni. Resta l’incognita Fini

Il “ghe pensi mi” per ora funzionicchia. Silvio Berlusconi pone le basi per ricostruire un clima disteso con il Quirinale grazie alle dimissioni di Aldo Brancher e alla diplomazia di Gianni Letta. Contemporaneamente, incontrato Giulio Tremonti, il premier sembra anche avere trovato (così pare) il modo di mettere pace tra il ministro dell’Economia e l’asse delle regioni. Leggi Il Cav. e l’immagine politica di Giuliano Ferrara

06 LUG 2010

Divorzio in vista?

Moratoria del Quirinale sulle intercettazioni. Stallo (con risse) nel Pdl

La legge sulle intercettazioni si farà? Per ora è quasi certo che le modifiche siano inevitabili. Mentre questo giornale va in stampa è in corso un vertice Letta-Alfano--Berlusconi a Palazzo Grazioli per decidere. Da una parte c’è il Cav., dall’altra la freddezza (se non l’ostilità) di un pezzo della Lega, di Gianfranco Fini, e da ieri, con irrituale chiarezza, anche del presidente della Repubblica. “I punti critici della legge approvata risultano chiaramente dal dibattito”, ha detto Giorgio Napolitano. Leggi tutti gli articoli del Foglio sul ddl intercettazioni

01 LUG 2010

Le linee di frattura in una maggioranza a rischio implosione

Gianfranco Fini lo aveva preannunciato in un colloquio con il Foglio : “La legge sulle intercettazioni la si può anche calendarizzare tra il 27 e il 29 luglio. Ma sarebbe irragionevole, meglio rinviare a settembre e permettere il confronto”. Niente di strano dunque che il presidente della Camera, di fronte alla conferenza dei capigruppo, abbia sollevato il sopracciglio per la decisione della maggioranza di calendarizzare il testo sugli ascolti.

01 LUG 2010

Pizzetti smentisce Repubblica

Il garante della privacy, Francesco Pizzetti, è stato raggiunto dal Foglio interessato a verificare l’attendibilità della frase attribuitagli ieri dal sito di Repubblica (“è in pericolo la libertà di stampa”) a proposito del ddl intercettazioni. Dice Pizzetti: “Nella relazione al Parlamento abbiamo voluto dire con chiarezza che è eccessivo affermare che in Italia sia a rischio la libertà di stampa”.

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